C’è crisi e i Renai sono sempre più il mare a due passi da casa

SIGNA – I Renai, soprattutto in un’estate di crisi come quella che stiamo vivendo, rappresentano sempre di più il mare a due passi da casa. E la mattina c’è sempre la fila per entrare in piscina. Di questo – ed altro ovviamente – ne abbiamo parlato con Daniele Donnini, presidente di Isola dei Renai spa […]

SIGNA – I Renai, soprattutto in un’estate di crisi come quella che stiamo vivendo, rappresentano sempre di più il mare a due passi da casa. E la mattina c’è sempre la fila per entrare in piscina. Di questo – ed altro ovviamente – ne abbiamo parlato con Daniele Donnini, presidente di Isola dei Renai spa dal 2009, che ha tracciato un primo bilancio del periodo estivo guardando però anche al futuro. “Probabilmente – ha detto Donnini – in passato il parco era frequentato da meno persone che però erano disposte a spendere di più”. Da aprile a ottobre, tuttavia, periodo di apertura dello Stato libero dei Renai, si parla di un milione di visitatori, provenienti in gran parte da Firenze, Prato e naturalmente Signa. Un’area, quella dei Renai, che fra parco e indotto dà lavoro (stagionalmente) a un centinaio di persone e che anno dopo anno ha visto arrivare praticamente al pareggio il bilancio della società di gestione. “Dopo il Lotto zero e il Lotto uno – ha aggiunto Donnini – anche il Lotto due è praticamente concluso, l’area però è vincolata all’apertura di altri lotti”. Per arrivare alla conclusione del progetto bisognerà aspettare all’incirca sei anni, “nella speranza intanto di aprire qualche porzione di spiaggia in più”, ha detto Donnini. La zona dei Renai è anche cassa di espansione e le parole pronunciate di recente dal presidente della Regione Enrico Rossi sulla necessità di potenziare ulteriormente l’area hanno rilanciato una questione che altrimenti rischiava di “assopirsi”: “La nostra speranza – ha aggiunto il presidente di Isola dei Renai spa – è che la Regione possa prestare più attenzione per quanto riguarda la questione della cassa di espansione ma anche tutte le opere connesse, a partire dalla pista ciclabile. Nell’immediato, tuttavia, l’obiettivo principale è quello di sviluppare e potenziare tutte quelle attività che fino ad oggi ci sono state precluse. Magari sarebbe importante riuscire ad aumentare il periodo di apertura, così come sono sicuro che se ci viene data un po’ di “tranquillità” nella gestione, le potenzialità per crescere ancora non sarebbero poche”. Donnini, fra l’altro, è stato anche assessore ai lavori pubblici del Comune di Signa e l’ultima domanda è relativa proprio a un “paragone” con il precedente incarico: “Cinque anni fa probabilmente era meglio fare l’assessore ai lavori pubblici. Oggi, invece, è più la frustrazione di trovarsi in un posto e non avere le risorse necessarie per svolgere al meglio il proprio lavoro”.