Cena Liberazione: raccolti oltre 2.700 euro per il Fondo Bordoni

CALENZANO – Sono state 161 le persone che hanno partecipato alla 15° cena in piazza per la Liberazione, promossa dal Comune e organizzata dalle associazioni del territorio per la sera del 6 settembre, 76° anniversario della Liberazione di Calenzano. Il ricavato è stato di 2.730 euro destinato al Fondo Bordoni per le emergenze socio-sanitarie. “Ringrazio le associazioni e i […]

CALENZANO – Sono state 161 le persone che hanno partecipato alla 15° cena in piazza per la Liberazione, promossa dal Comune e organizzata dalle associazioni del territorio per la sera del 6 settembre, 76° anniversario della Liberazione di Calenzano. Il ricavato è stato di 2.730 euro destinato al Fondo Bordoni per le emergenze socio-sanitarie.

“Ringrazio le associazioni e i tanti cittadini intervenuti a tutte le celebrazioni del 6 settembre – ha commentato il sindaco Riccardo Prestini – È stata una giornata densa di eventi e celebrazioni, con la quale abbiamo voluto ricordare i valori di pace, democrazia e libertà che derivano dalla Liberazione dal nazi-fascismo. Valori confermati anche dal grande senso civico dimostrato dalla nostra comunità in questo periodo di emergenza. La stessa partecipazione alla cena, in un momento così complicato a causa delle tante norme anti-contagio, è stata la conferma della forza di questi valori”.

Il Fondo Bordoni, in collaborazione con il Fondo Unitario Onlus, utilizza il ricavato della cena per sostenere nuclei familiari calenzanesi attraverso aiuti economici, assistenza alimentare, rateizzazione bollette, anticipo caparre per affitti, microcredito per famiglie non bancabili. Sono attività che da un lato vanno ad integrare le politiche sociali istituzionali del Comune, dall’altro consentono di velocizzare e semplificare l’intervento pubblico classico, risolvendo spesso situazioni che rischierebbero di diventare croniche.

“Ringrazio anche i volontari delle associazioni che hanno permesso l’organizzazione della cena – ha concluso il sindaco – e gli sponsor, centri commerciali, negozi di vicinato e altre aziende alimentari, che hanno contribuito quasi per intero all’acquisto di materie prime, bevande e stoviglie, permettendo così di ricavare il massimo dalla cena”.