Cenni, no al trasferimento della sede di Estra e dei dipendenti a Firenze

PRATO – “Ho sempre sostenuto il progetto Multiutility ritenendo che mettere a sistema le aziende municipali sia il miglior modo per far crescere i servizi pubblici in termini di qualità ed economicità. La Multiutility però deve perseguire, insieme allo sviluppo dei servizi, anche il mantenimento delle strutture sui territori, tutti i territori, Prato compresa”. Lo […]

PRATO – “Ho sempre sostenuto il progetto Multiutility ritenendo che mettere a sistema le aziende municipali sia il miglior modo per far crescere i servizi pubblici in termini di qualità ed economicità. La Multiutility però deve perseguire, insieme allo sviluppo dei servizi, anche il mantenimento delle strutture sui territori, tutti i territori, Prato compresa”. Lo afferma Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato per il centrodestra, a proposito dell’ipotesi di chiudere la sede Estra, ipotesi comunicata nel corso di una riunione del personale. “Esprimo grande preoccupazione e chiedo chiarimenti riguardo il progetto che, se confermato, impoverirà ulteriormente il territorio dopo l’operazione portata avanti dal centrosinistra, miope e incapace di valorizzare Consiag e di difendere la leadership vantata da Prato – spiega Gianni Cenni – il metodo di conferimento è stato sbagliato: Consiag è entrata nella Multiutility attraverso il Comune anziché attraverso la holding fusa per incorporazione. Una scelta priva di lungimiranza e di logica a danno di Prato”.

Gianni Cenni annuncia verifiche: “Così facendo, il peso societario della nostra città e del nostro territorio provinciale si è ridotto notevolmente e si è segmentato a vantaggio di Firenze, vantaggio ulteriormente amplificato dal conferimento improprio e poco compatibile con Centria del gruppo Estra, delle quote di Toscana Energia, aziende peraltro concorrenti che in previsione di prossime gare sulla distribuzione del gas avrebbero problemi di antitrust. I conti non mi tornano e una volta eletto sindaco farò tutte le verifiche necessarie per appurare se sono stati effettivamente perseguiti i legittimi interessi della città di Prato e del suo territorio”. E ancora: “Se questo è il buongiorno del nuovo corso a Prato, si parte davvero male e mi auguro che la chiusura della sede di via Panziera con il conseguente trasferimento dei dipendenti a Firenze venga smentita o accantonata. Se sarò sindaco non consentirò mai questa operazione.  Estra è nata qui e qui resta per garantire sviluppo, servizi e occupazione”. Infine, sull’allenza Pd – M5S, Gianni Cenni sottolinea quanto sia sconcertante il compromesso alla base dell’accordo: “I 5Stelle contrari alle politiche promosse dal Pd riguardo i servizi pubblici ma il Pd, pur di vincere con coloro coi quali fino a ieri ha litigato, è disposto davvero a cambiare linea?”