Centenario Alfredo Martini: curiosità, aneddoti, emozioni per ricordare l’uomo e lo sportivo

SESTO FIORENTINO – “Una volta dissi ad Alfredo che il 18 febbraio sono morti Michelangelo e l’Elettrice Palatina e lui mi rispose: e io sono nato. Questo era Alfredo Martini”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani ha ricordato l’ex ct della nazionale di ciclismo questa mattina 18 febbraio, alla Biblioteca Ragionieri di Doccia in […]

SESTO FIORENTINO – “Una volta dissi ad Alfredo che il 18 febbraio sono morti Michelangelo e l’Elettrice Palatina e lui mi rispose: e io sono nato. Questo era Alfredo Martini”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani ha ricordato l’ex ct della nazionale di ciclismo questa mattina 18 febbraio, alla Biblioteca Ragionieri di Doccia in occasione del centenario. Una cerimonia che, nonostante le regole anticontagio, ha visto arrivare a Sesto Fiorentino, città dove Alfredo Martini ha vissuto ed è stato anche consigliere comunale, i grandi campioni del ciclismo. 

“Di Alfredo ha il ricordo di una persona che trasmette i valori – ha detto il presidente Giani – riusciva a trasmettere le impressioni, un uomo che divulgava i valori. Alfredo resterà nei nostri ricordi sempre una persona viva che guarda al futuro”. Lo sportivo appassionato di ciclismo, l’uomo con un profondo senso civico capace di trasmettere valori, sempre disponibile ad incontrare i giovani.

“È una grande emozione ricordare un grande uomo di sport – ha detto il sindaco Lorenzo Falchi – ricordo il lavoro che Alfredo Martini ha svolto nelle scuole, tutte inizitive per le giovani generazioni. Una persona di grande umiltà che non si è mai sottratto al confronto. Un ringraziamento va alla famiglia e agli amici del Comitato che hanno lavorato per tenere viva la sua esperienza. E voglio ricordare anche il suo impegno civile e sociale che lo si trova anche nelle parole che ha lasciato e che noi abbiamo voluto riportare sui totem lungo la pista ciclabile dedicata a Alfredo Martini”. 

Il consigliere della Città Metropolitana Nicola Armentano ha sottolineato che “è importante che le comunità non dimentichino uomini che hanno fatto la storia”, mentre presidente della Federciclismo il Renato Di Rocco ha ricordato un aneddoto degli ultimi tempi di Martini “Mi diceva – ha ricordato Di Rocco – quando vengono a trovarmi mi dicono: stai bene e allora mi toccherà morire pensando di star bene”.

Presente alla giornata di ricordo anche il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini, comune dove Alfredo Martini è nato e i campioni di ciclismo Giuseppe Saronni, Moreno Argentin, Gianni Bugno, Maurizio Fondriest, Mario Cipollini, Paolo Bettini, Alessandro Ballan.

Quello di oggi è stato un ricordo emozionante che ha visto la presenza della famiglia. “Il nonno ha lasciato un vuoto – ha detto Matteo Miano – e l’amministrazione comunale ha capito che non si compensava con una statua, ma con il fruscio delle ruote. A Sesto in questi anni hanno corso piu di mille bambini”. Il modo migliore per ricordare Alfredo Martini perché molti di noi che hanno avuto la possibilità di conoscerlo conservano un ricordo. E’ successo anche a me, molti anni fa, quando giornalista a Teleregione, parlando con Martini di doping gli chiesi se ai tempi in cui correva c’erano sostanze per migliorare l’efficienza psico-fisica nella corsa, e lui, ridendo, mi rispose: “la bistecca!”.