“Chi ha di più deve pagare di più”: segreteria regionale Pd, Emiliano Fossi “lancia la volata” partendo dalla sanità

FIRENZE – “Per difendere la sanità pubblica toscana chi ha di più deve pagare di più, così da garantire i servizi a tutti. Bisogna evitare che le persone siano costrette a rivolgersi al privato con spese difficili da sostenere per le famiglie”. A dirlo è stato Emiliano Fossi, che oggi ha presentato ufficialmente, di fronte all’ospedale […]

FIRENZE – “Per difendere la sanità pubblica toscana chi ha di più deve pagare di più, così da garantire i servizi a tutti. Bisogna evitare che le persone siano costrette a rivolgersi al privato con spese difficili da sostenere per le famiglie”. A dirlo è stato Emiliano Fossi, che oggi ha presentato ufficialmente, di fronte all’ospedale Santa Maria Nuova a Firenze, la propria candidatura a segretario regionale del Pd toscano. “Ho scelto di partire davanti a un ospedale perché è il simbolo della battaglia che il Pd deve fare per una sanità pubblica e efficiente ed equa” ha detto Fossi, circondato da un gruppo di militanti e volontari che lo sosterranno nella sua corsa alla segreteria regionale del Partito Democratico.

“Dobbiamo lanciare una mobilitazione nazionale che vada di pari passo con il confronto con i sindacati, dobbiamo tornare a rimettere soldi sulla sanità pubblica, – ha aggiunto Fossi – dobbiamo spingere il Governo a un rilancio serio e corposo della spesa per il Servizio Sanitario Nazionale mentre, al contrario, assistiamo a tagli di investimenti e servizi. La sanità toscana è messa in grave difficoltà dalla mancanza di risorse, dall’aumento indiscriminato dei prezzi dell’energia, dalle spese Covid, dalla mancanza di medici e infermieri nell’emergenza/urgenza e nei reparti ospedalieri. Con un personale così ridotto all’osso c’è forte preoccupazione in vista della realizzazione di case e ospedali di comunità, che rischiano di diventare gusci vuoti, senza sufficiente personale. La mancanza di medici e infermieri fa ancora più male nelle aree interne della Toscana, in montagna e nelle isole. Bisogna investire su incentivi economici per portare il personale in queste zone”.

“Va messo in pratica – ha concluso – il modello di assistenza sanitaria territoriale approvato la scorsa estate dal Consiglio regionale: case e ospedali di comunità, centrali operative territoriali, telemedicina per essere sempre più vicini alle persone, anche nelle zone periferiche. Va valorizzato il volontariato, settore fondamentale del nostro sistema socio-sanitario, perché dando avanti così c’è il rischio che le ambulanze si fermino per mancanza di soldi per fare benzina. Il punto politico di fondo è che la salute è un diritto che porta con sé tanti diritti che non riguardano solo e soltanto la sanità. Pensiamo al codice rosa, alla legge all’interruzione di gravidanza volontaria, alla contraccezione gratuita: tutte conquiste che il Pd deve difendere e allargare”.