Chi va a teatro vive mille vite e “il tempo rallenta”: ecco la nuova stagione del Teatrodante Carlo Monni

CAMPI BISENZIO – Chi va a teatro può vivere tantissime vite e godere, perciò, più lentamente del tempo: è questo il senso de “Il tempo rallenta” il titolo della stagione di prosa 2019-2020 del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio. Dieci spettacoli, di cui due produzioni originali del teatro, con i volti noti della scena italiana, da Veronica Pivetti a Chiara Francini e Alessandro […]

CAMPI BISENZIO – Chi va a teatro può vivere tantissime vite e godere, perciò, più lentamente del tempo: è questo il senso de “Il tempo rallenta” il titolo della stagione di prosa 2019-2020 del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio. Dieci spettacoli, di cui due produzioni originali del teatro, con i volti noti della scena italiana, da Veronica Pivetti a Chiara Francini e Alessandro Federico, da Ettore Bassi a Elena Sofia Ricci, da Alessio Boni in coppia con Serra Yilmaz (nei ruoli di Don Chisciotte e Sancho Panza), a Vanessa Incontrada ed Emilio Solfrizzi, per una programmazione che invita a scegliere il teatro di qualità, tra  commedie classiche e nuove scommesse. Il programma della prossima stagione del Teatrodante Carlo Monni verrà presentato in piazza Dante domani sera, 4 settembre, alle 21 all’interno della rassegna settembrina “La meglio genìa”.

Confermata la direzione artistica, per il sesto anno, al regista Andrea Bruno Savelli, con il supporto e la collaborazione del Comune di Campi Bisenzio. Si parte il 9 novembre con la commedia musicale “Viktor und Viktoria” di Emanuele Gamba che, sullo sfondo di una Berlino anni ’30, vede una spassosa Veronica Pivetti in un crescendo esilarante di qui pro quo, canzoni, travestimenti per intrecci sentimentali senza esclusione di colpi; chiusura il 9 aprile con “Roger”, scritto e diretto da Umberto Marino, interamente ambientato in un campo da tennis dove Emilio Solfrizzi disputa una tragicomica partita con un inarrivabile numero uno.

Nel dettaglio del programma (consultabile sul sito www.teatrodante.it), in scena “Coppia aperta… quasi spalancata!”, tragicomica storia di una coppia di coniugi figli del Sessantotto, scritta da Dario Fo e Franca Rame con Chiara Francini e Alessandro Federico (27 novembre); la straordinaria amicizia tra insegnante e allievi, diventata un cult grazie alla magistrale interpretazione di Robin Williams, è al centro de “L’attimo fuggente” di Marco Iacomelli con l’attore Ettore Bassi (14 gennaio), mentre l’Olocausto, indagato attraverso la psicanalisi, tra fatti storici e peripezie personali, sarà il tema di “Vetri rotti”, dramma di Arthur Miller in scena per la regia di Armando Pugliese con Elena Sofia Ricci (1 febbraio). Alessio Boni vestirà i panni del cavaliere errante “Don Chisciotte”, grande sognatore, affiancato dall’inseparabile scudiero, il curioso ed esilarante Sancho Panza, portato in scena dall’attrice turca Serra Yilmaz (11 febbraio), mentre la coppia Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta sarà protagonista della travolgente commedia romantica “Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?” (27 febbraio), in cui un gruppo di quarantenni di oggi si divide tra ambizioni personali e bisogno di affetto. Tra dramma e ironia e il bisogno di stabilire la netta differenza tra bene e male si sorregge lo spettacolo “Semi – Senza infamia e senza lode”, commedia grottesca per maschere dove quest’ultime diventano specchio deforme di vizi e difetti del vivere del nuovo millennio, diretta da Marco Zoppello (27 marzo).

Due le nuove produzioni del Teatrodante Carlo Monni in cartellone. La prima, “Odore di chiuso”, diretta da Andrea Bruno Savelli, con la riduzione e adattamento di Angelo Savelli, è tratta dall’omonimo romanzo di Marco Malvaldi, un giallo di ambientazione ottocentesca che racconta di Pellegrino Artusi, esperto gastronomico che diventa un fenomenale investigatore grazie alla lettura di un eroe suo contemporaneo, Sherlock Holmes (24 gennaio). La seconda, in prima assoluta, è “Inferno”, ispirata alla vita e alle opere dell’eclettico artista Antonio Manzi, nato ad Avellino nel 1953 ma campigiano d’adozione, il quale, dopo un’infanzia tormentata, in parallelo con il viaggio iniziatico di Dante, vivrà una straordinaria catarsi, fino a esporre le proprie opere nel Corridoio Vasariano della Galleria degli Uffizi di Firenze (13 marzo).

“La scelta del titolo, Il tempo rallenta – dice il direttore artistico Andrea Bruno Savelli – nasce da due concetti. Il primo è che chi viene a teatro può vivere mille storie, quindi si dà uno spazio per riflettere, fuori dal tran-tran della quotidianità; il secondo è in controtendenza con il modus operandi del mondo dello spettacolo in Italia, dove, in velocità, si scritturano attori famosi per coinvolgerli in progetti ‘usa e getta’, di poco respiro, pensati meramente per far cassa. Noi crediamo in un teatro con un percorso diverso, che rispecchi sia l’impegno civile che l’intrattenimento, in cui non possa essere solo il nome di spicco l’unica variabile che regola quest’arte, viziandone così anche il mercato”. “Per la prima volta presentiamo la stagione del Teatrodante Carlo Monni – prosegue Savelli – avendo la certezza di gestire contemporaneamente anche la stagione del Teatro Jenco di Viareggio, dandoci quindi la possibilità di distribuire gli spettacoli su due spazi, con doppie responsabilità e doppia mole di lavoro, ma anche con doppia soddisfazione”.

Aggiunge il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi: “273 abbonamenti (più 23 rispetto alla stagione precedente), 144 giorni di apertura per oltre 100 eventi diversi, 13.280 biglietti venduti (esclusi i vari eventi gratuiti e le giornate di affitto). Voglio che il Teatrodante Carlo Monni continui a rappresentare l’agorà culturale della nostra città, la casa della cultura. Una realtà vicina ai cittadini,  viva non soltanto in occasione del singolo evento, ma per 365 giorni all’anno, con iniziative culturali continue, che coinvolgono giovani e meno giovani, scuole e associazioni”.

“Ogni anno – afferma Monica Roso, assessore alle politiche educative e culturali di Campi Bisenzio –  è una sfida, ma alla fine crediamo alla possibilità di mantenere alto il livello di ogni stagione. Il teatro è diventato un punto di riferimento per tutta la nostra comunità che va al di là della sola stagione di prosa, ma accoglie accoglie tante associazioni attive sul nostro territorio, che ormai vedono il teatro come “casa”, un luogo accogliente, l’istituzione culturale più importante del nostro territorio e viene vissuta così da tutta la nostra comunità”.

La stagione 2019/2020 del Teatrodante Carlo Monni è sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Chiantibanca, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Campi Bisenzio. Apertura nuovi abbonamenti da martedì 10 settembre, in orario di biglietteria.

foto 1 di Assunta Servello, 2 di Federica di Benedetto, 5 di Lucia De Luise