Chiantibanca apre le porte alla mostra dedicata al “cappello”. Piazzini: “Siamo una banca in crescita”

CAMPI BISENZIO – Sabato 14 settembre alle 17.30, la sede di Chiantibanca di via Bruno Buozzi, ospiterà l’inaugurazione della mostra “Il cappello e la società campigiana” che riprende l’impegno della banca per la divulgazione e la promizione del territorio. “La mostra, nell’ambito della Meglio genia, è curata da Roberto Tazioli, direttore del Centro di Documentazione […]

CAMPI BISENZIO – Sabato 14 settembre alle 17.30, la sede di Chiantibanca di via Bruno Buozzi, ospiterà l’inaugurazione della mostra “Il cappello e la società campigiana” che riprende l’impegno della banca per la divulgazione e la promizione del territorio. “La mostra, nell’ambito della Meglio genia, è curata da Roberto Tazioli, direttore del Centro di Documentazione Storica di Campi Bisenzio.
L’inaugurazione sarà preceduta alle 15.30 da una tavola rotonda nella sala del consiglio comunale alla quale partecipaeranno Alberto Ciampi, Paolo De Simonis, Roberto Lunardi, Claudio Rosati, Emiliano Fossi, Monica Roso e Roberto Tazioli..
“Questo evento – spiega in una nota Paolo Piazzini, direttore commerciale di Chiantibanca – va a seguire quello del 2012 e rientra in quelle manifestazioni che seguiamo in attinenza al territorio. Sottolineando così l’impegno forte di banca di comunità e delle comunità”.
La banca, che ha rilevatoi le attività dell’ex Credito fiorentino, ha già incrementato, in un anno e mezzo, di 700 unità la propria base sociale aumentando anche la clientela di circa 1400 unità e rappresenta forse l’unico soggetto bancario ancora capace ed interessato a investire in iniziative culturali e sociali nella Piana dove sta sostenendo numerose attività imprenditoriali locali.
Chiantibanca comunica che i depositi “sono aumentati di 30 milioni dal momento dell’acquisizione”. “Eventi come “La meglio Genìa” – conclude Piazzini nella nota diffus aoggi – servono comunque a ricordare che, al di là dei numeri, siamo credito cooperativo, uno strumento sociale e di sviluppo di iniziative. Con attitudini che altre banche e altre istituzioni stanno perdendo”.