Chini: “Ho sempre fatto tutto per gli interessi del Comune”

CAMPI BISENZIO – “One man show”. E’ quello andato in scena ieri sera al circolo Rinascita dove Adriano Chini, nel corso di un’assemblea promossa da “Fare Città”, ne ha avute un po’ per tutti. Per “Il Fatto quotidiano” (che nei giorni scorsi ha realizzato un video dal quale emergerebbe che alle elezioni del 2008 il […]

CAMPI BISENZIO – “One man show”. E’ quello andato in scena ieri sera al circolo Rinascita dove Adriano Chini, nel corso di un’assemblea promossa da “Fare Città”, ne ha avute un po’ per tutti. Per “Il Fatto quotidiano” (che nei giorni scorsi ha realizzato un video dal quale emergerebbe che alle elezioni del 2008 il centro-destra campigiano avrebbe scelto una candidatura debole, quella di Massimo Lensi, ricusando di fatto Franco Galli, per far tornare Chini alla guida del Comune, sotto la regia di Denis Verdini), per la maggioranza che adesso governa Campi, per una parte dell’opposizione “che ancora non ha capito nulla di come funziona il consiglio comunale”. Un monologo di sessanta minuti, prima degli interventi di alcuni cittadini che hanno voluto manifestare la propria solidarietà all’ex primo cittadino campigiano. Con un concetto di fondo, ribadito più volte dallo stesso Chini: “Io non mollo”. “Ma quali favori a Denis Verdini e alla sua banca, – ha detto Chini – eravamo in una fase critica e io mi sono sempre mosso per tutelare gli interessi del Comune, è tutto agli atti”. “Così come non corrisponde al vero quanto è stato detto in merito alla candidatura di Franco Galli per il centro-destra alle elezioni del 2008, – continua Chini – fu lui a dirmi di persona che non si sarebbe candidato perchè erano saltati determinati accordi. Poi si dice anche che quella di Lensi era una candidatura debole ma i voti che ha preso lui, qui a Campi non li ha mai presi nessuno”. Ma Chini ha avuto parole di fuoco anche per l’attuale amministrazione comunale: “Si parla tanto di partecipazione per quanto riguarda piazza Gramsci e non per l’impianto di smaltimento dei rifiuti nella zona industriale, dell’aeroporto, dell’inceneritore. Siamo arrivati a un livello tale di degrado che oltre non si può andare. Ma anche noi faremo un opuscolo in cui sarà descritto tutto quello che non è stato fatto in questi anni”. E ancora: “Non voglio essere indicato come quello che ha lasciato i debiti perchè non è vero. Io ho chiesto anche di poter fare un confronto pubblico con il sindaco alla presenza del tecnico ma non mi ha mai risposto nessuno. Questo è un Comune che si troverà in grande difficoltà perchè alla fine si sommeranno tutte le criticità degli anni Duemila con quelle attuali”. Decisamente poco “tenero” anche Antonio Iocca, all’epoca segretario dei Ds: “E’ impensabile dire che il Comune abbia favorito la banca che all’epoca aveva un’esposizione di 250 milioni. Probabilmente “Fare Città” inizia a fare un po’ paura; al tempo stesso dico che non è possibile che nessuno dell’attuale amministrazione e che faceva parte anche di quelle passate non voglia dire niente per difendere la propria storia”.