“Ciao proffe”… Ecco perchè Raffaello Rossi lascia un grande vuoto

SIGNA – Per una volta voglio scrivere in modo “atipico”. Attingendo a tanti ricordi di carattere personale e del paese in cui vivo. E’ innegabile, infatti, che la vita di Raffaello Rossi (nella foto con la moglie Roberta Martigli), scomparso domenica nella sua abitazione di San Mauro, sia legata a doppia mandata alla vita di […]

SIGNA – Per una volta voglio scrivere in modo “atipico”. Attingendo a tanti ricordi di carattere personale e del paese in cui vivo. E’ innegabile, infatti, che la vita di Raffaello Rossi (nella foto con la moglie Roberta Martigli), scomparso domenica nella sua abitazione di San Mauro, sia legata a doppia mandata alla vita di Signa. Ma è altrettanto vero che in questi anni ci sono stati tanti i momenti condivisi fra Raffaello e persone che fanno parte della mia vita quotidiana. Momenti affrontati sempre con il sorriso sulle labbra. Anche quando magari non era così facile farlo e i pensieri volavano altrove. Già perchè “Raffa” potevi stare anche settimane intere senza vederlo ma quando lo incontravi era come se ti fossi lasciato un’ora prima. “Ciao proffe”, era questo il suo modo abituale di salutarmi, a cui spesso aggiungeva “ricordati, nella vita non bisogna fermarsi mai…”. Parole, queste, che mi hanno sempre fatto riflettere e che ora in modo particolare mi fanno pensare ancora di più. Imprenditore, da sempre vicino al mondo dello sport, con un occhio di riguardo per la comunità in cui viveva, “Raffa” lascia un grande vuoto. Non solo a Signa. E la testimonianza più evidente di ciò è arrivata dalle tantissime persone che in questi due giorni hanno voluto salutarlo per l’ultima volta all’interno dell’azienda di famiglia. In quello che era il suo mondo ma non nell’accezione negativa del termine. Anzi. Questo infatti era il luogo in cui si ritrovava con gli amici di sempre, da qui sono partiti i tanti progetti che lo hanno sempre visto protagonista in prima persona. Fin troppo facile parlare della “Cena di Raffaello”, la serata organizzata a favore dei bambini di Chernobyl (ospiti nel periodo estivo della Pollicino Onlus) che nel mese di luglio coinvolge sempre più di mille persone nel segno della solidarietà. Ma tanti altri sono rimasti “sotto traccia” ed è giusto che lo restino ancora. Personalmente poi voglio ricordarlo sorridente come l’ultima volta che l’ho visto, anche se gli acciacchi iniziavano a farsi sentire, Ma niente, neanche in quel momento, poteva avere la meglio sulla sua voglia di vivere. Una sensazione che ha sempre contagiato chi gli stava fianco. Per un attimo, infine, lasciatemi pensare che lassù abbia già salutato i suoi vecchi amici, alcuni dei quali sono proprio quelli che hanno condiviso i momenti di vita quotidiana di cui parlavo prima. Sono sicuro che ci stanno guardando e stanno sorridendo insieme, proprio come ai vecchi tempi. I funerali di Raffaello Rossi saranno celebrati domani, martedì 24 febbbraio, alle 10 nella chiesa di San Mauro.