Cinque Stelle: “Inquinamento, il Pd come nel film “Kramer contro Kramer…”

CALENZANO – “Il Pd? Sembra di essere nel celebre film “Kramer contro Kramer…”. La critica “cinematografica” arriva dal Movimento 5 Stelle, che in una nota attacca il Partito Democratico sia a livello regionale che comunale: “L’oggetto del contendere questa volta sono le centrali a biomasse, responsabili secondo il consigliere regionale Monia Monni degli sforamenti ai limiti […]

CALENZANO – “Il Pd? Sembra di essere nel celebre film “Kramer contro Kramer…”. La critica “cinematografica” arriva dal Movimento 5 Stelle, che in una nota attacca il Partito Democratico sia a livello regionale che comunale: “L’oggetto del contendere questa volta sono le centrali a biomasse, responsabili secondo il consigliere regionale Monia Monni degli sforamenti ai limiti d’inquinamento dell’aria avvenuti in questi anni. Secondo i dati da lei riportati, le centrali a biomasse influiscono negli sforamenti per un 34% contro il 5% dell’inceneritore di Montale. I dati, che comunque ci dicono che già nella situazione attuale ci sono sforamenti, vengono portati a sostegno del nuovo “termovalorizzatore” di Case Passerini, puntando così il dito su quelle amministrazioni (sempre del Pd) come Calenzano, che negli anni passati avevano scommesso sulle centrali a biomasse. Nella querelle si inserisce anche Sesto Bene Comune, altra costola di una sinistra spezzettata sui temi locali; Maurizio Quercioli, infatti, sottolinea che la relazione sanitaria regionale 2009-2013 evidenzia un aumento dei ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie direttamente correlate con l’aumento dell’inquinamento atmosferico, la mancanza di centraline di rilevamento fisse nella Piana e che lo studio sull’impatto del nuovo inceneritore sulla salute dei cittadini, vedrà i cittadini stessi come cavie inconsapevoli per i primi dieci anni di attività dell’inceneritore”. “Chi avrà ragione?”, chiedono e si chiedono Americo D’Elia e Francesco Mastroberti.

“Se ripercorriamo un po’ di storia – continuano – il cogeneratore a biomasse gestito da Biogenera srl (società costituita nel 2005 dal Comune di Calenzano insieme a Estra e Quadrifoglio) inaugurato nel 2010, bruciando scarti di potature e altri generi di legno vergine, avrebbe dovuto scaldare alcuni edifici pubblici, impianti sportivi e abitazioni private di Calenzano. Ma a distanza di sei anni di quel paradisiaco futuro ipotizzato non c’è niente. L’attenzione maggiore tuttavia va riservata per il materiale da bruciare; evidentemente le potature degli alberi di Calenzano non bastavano, tant’è che attualmente arrivano a scaricare materiale con camion da tutta la Toscana e dalla Liguria. Viene da chiedersi se l’amministrazione abbia bene sotto controllo la situazione e sia perfettamente a conoscenza del materiale che viene bruciato…”.

“In tutto questo, riteniamo sia impensabile la costruzione di un ennesimo inceneritore, e ci chiediamo perché Arpat non intervenga con dati certi. E soprattutto vogliamo sapere la verità sul perché Calenzano, confinante con Case Passerini, non sia stato invitato alla conferenza dei servizi per la costruzione del nuovo inceneritore, quasi come se qui non ci fosse pericolo. Nel prossimo consiglio comunale chiederemo con una mozione l’installazione nel territorio di centraline per il controllo dell’inquinamento che oggi appaiono più necessarie che mai, aspettando che Arpat e il sindaco smentiscano quanto affermato dal Pd regionale”.