Cmp: preoccupazione di Sel, Sì, Frs

SESTO FIORENTINO – Preoccupazione per il Cmp delle Poste è espressa dalla senattrice di Sel Alessia Petraglia, dal consigliere regionale di Sì Tommaso Fattori e dal consigliere comunale di Frs Tommaso Grassi, “Dai dirigenti di Sesto abbiamo ricevuto rassicurazione sui licenziamenti e sul rispetto degli accordi sottoscritto lo scorso 25 settembre – dicono gli esponenti […]

SESTO FIORENTINO – Preoccupazione per il Cmp delle Poste è espressa dalla senattrice di Sel Alessia Petraglia, dal consigliere regionale di Sì Tommaso Fattori e dal consigliere comunale di Frs Tommaso Grassi,

“Dai dirigenti di Sesto abbiamo ricevuto rassicurazione sui licenziamenti e sul rispetto degli accordi sottoscritto lo scorso 25 settembre – dicono gli esponenti politici – Abbiamo accolto positivamente gli impegni, ma intendiamo assicurarci che essi vengano rispettati fino in fondo. Chiederemo un’audizione dell’ad di Poste in Senato e l’intervento del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e di quello della Città Metropolitana, Dario Nardella affinché incontrino lavoratori e azienda”.
Gli esponenti di Sel, Sì e Frs, ieri in serata si sono recati al Cmp e hanno incontrato i dirigenti e i lavoratori dei turni notturni nel corso di una visita alle aree di produzione.

“Abbiamo ascoltato con grande attenzione l’esposizione del piano industriale – proseguono – e abbiamo posto alla dirigenza le preoccupazioni dei lavoratori ricevendo risposte talvolta insufficienti. Abbiamo garanzie circa il mantenimento dei contratti a tempo indeterminato, ma durante la visita abbiamo trovato al lavoro tanti giovani con contratti a tempo determinato. A proposito di questi posti di lavoro non si dice niente nel piano di ristrutturazione. Che cosa si intende fare con queste donne e questi uomini? L’intenzione è quella di andarli a perdere? Ecco uno dei punti sui quali esigiamo risposte”.

“Lo stabilimento di Sesto Fiorentino ha tutte le caratteristiche logistiche e funzionali per continuare ad operare – concludono – Grazie alla sua posizione strategica, tra autostrada, ferrovia e aeroporto, può diventare un riferimento per tutto il tessuto produttivo dell’area, senza rinunciare alla propria centralità e senza andare a colpire di nuovo il lavoro in un territorio già pesantemente colpito dalla crisi”.