Cna, riforma Rc auto, a rischio le carrozzerie

FIRENZE – Alcune norme della riforma dell’Rc auto, contenute nel decreto ‘Destinazione Italia’ entrato in vigore il 24 dicembre, mettono a rischio la sopravvivenza delle carrozzerie. In Toscana le carrozzerie sono 2.056, danno lavoro a 6mila dipendenti e producono un fatturato di circa 600milioni di euro, quasi per intero determinato dai sinistri. Cna, Confartigianato e […]

FIRENZE – Alcune norme della riforma dell’Rc auto, contenute nel decreto ‘Destinazione Italia’ entrato in vigore il 24 dicembre, mettono a rischio la sopravvivenza delle carrozzerie. In Toscana le carrozzerie sono 2.056, danno lavoro a 6mila dipendenti e producono un fatturato di circa 600milioni di euro, quasi per intero determinato dai sinistri.
Cna, Confartigianato e Casartigiani, che rappresentano 14mila carrozzerie delle 17mila operanti in Italia, hanno dichiarato la mobilitazione della categoria con presidio al Ministero dello Sviluppo Economico da oggi, lunedì 13 gennaio e una manifestazione nazionale unitaria mercoledì 15 gennaio a Roma.
I carrozzieri contestano la misura che rende nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati. In pratica, le nuove norme impongono di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo, sostengono i carrozzieri di Confartigianato, Cna, Casartigiani, si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti, che non operano in convenzione con le assicurazioni. In sostanza, si impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia.