Come cambia il clima

SESTO FIORENTINO – Non ci sono più le mezze stagioni. Chissà, forse è proprio vero. Secondo “E’ tutto un altro clima”, che è poi il titolo dell’ebook pubblicato nel 2012 da Toscana Notizie e che racconta come la Toscana debba fare i conti con piogge intense (almeno un evento critico ogni anno, dal 2009), bombe […]

SESTO FIORENTINO – Non ci sono più le mezze stagioni. Chissà, forse è proprio vero. Secondo “E’ tutto un altro clima”, che è poi il titolo dell’ebook pubblicato nel 2012 da Toscana Notizie e che racconta come la Toscana debba fare i conti con piogge intense (almeno un evento critico ogni anno, dal 2009), bombe d’acqua ma anche siccità. Cambiamenti climatici di cui si deve tener conto anche per la prevenzione del rischio idrogeologico, con le alluvioni dal 2011 in poi che insegnano (leggi anche on line l’ebook “Cosa insegna il fiume”), ma che possono influenzare anche il turismo, l’agricoltura o la gestione degli acquedotti.
Il 2014, spiega il Lamma (ovvero il consorzio CNR-Regione che è la voce ufficiale del meteo in Toscana), è stato l’anno più caldo degli ultimi 60 anni – +1,5 ° C – insieme al 2003, e il secondo più piovoso dopo il 1960 (approndisci con grafica pubblicata on line). L’elaborazione è stata eseguita su dati del servizio idrogeologico regionale e dell’aeronautica militare.
Il 2014 si è contraddistinto però anche per alcune anomalie. L’estate è stata tutto sommato fresca, rispetto almeno agli ultimi quindici anni. Nel 2003 furono i mesi estivi eccezionalmente caldi ad influenzare la media annuale. Nel 2014 c’è stata invece un’unica vera ondata di calore, registrata tra il 7 e il 14 giugno, e la differenza l’ha fatta piuttosto l’inverno mite che l’ha preceduta, senza ondate di freddo, e l’autunno che l’ha seguita, il più caldo da sessant’anni.
Gennaio è stato il mese più piovoso dal 1920 sulla Toscana settentrionale, febbraio non ha avuto praticamente gelate e mai, in molti capoluoghi, la colonnina di mercurio è scesa sotto lo zero. Un anno con un’estate anche con record di pioggia, soprattutto a luglio: per quantità (dal 1955) e giorni piovosi (dal 1992).
L’anno più caldo nel mondo da cento anni. Il 2014 è stato anche a livello globale l’anno più caldo degli ultimi 100 anni, secondo il rapporto dell’IPCC, ovvero il foro scientifico internazionale costituito nel 1988 all’interno delle Nazioni Unite per studiare il surriscaldamento globale. Dal 1880 la temperatura media della superficie terrestre è aumentata infatti di circa 0,8° centigradi. Il riscaldamento più consistente è stato osservato negli ultimi trent’anni e il decennio 2001-2010 è risultato il più caldo dell’ultimo millennio.
Secondo il CNR-ISAC in Italia l’anno 2014 è risultato il più caldo in assoluto dall’inizio delle rilevazioni strumentali, ovvero da più di due secoli a questa parte, con un’anomalia media sul territorio nazionale di + 1,45 ° C che possono sembrare pochi per i non addetti ai lavori ma non lo sono.
“La generazione di mia figlia che ha diciannove anni cresce in un clima molto diverso da quello che ho vissuto io o mio padre” sottolinea Bernardo Gozzini, direttore del Lamma toscano. Dagli anni ’50 agli anni ’80 del secolo scorso il clima è rimasto pressoché lo stesso, poi è cambiato. “I ghiacci dell’Artico – dice ancora Gozzini – si sono ritirati del 35 per cento e nell’aria è cresciuta in maniera significativa l’anidride carbonica, passata da 320 parti per milioni a 390”. Tutto in trent’anni.