Comitato alluvionati campigiani “Il Racchio”: il racconto della “passeggiata” nelle zone critiche del territorio. le criticità emerse

CAMPI BISENZIO – A qualche giorno di distanza dalla camminata denominata “Conosci il tuo territorio”, per il Comitato alluvionati campigiani “Il Racchio”, organizzatore dell’iniziativa, è tempo di bilanci. “Lo abbiamo fatto – spiegano – per esplorare alcune aree di Campi, fra via Padule, via delle Betulle, via Prunaia e i fossi nella zona del Racchio. […]

CAMPI BISENZIO – A qualche giorno di distanza dalla camminata denominata “Conosci il tuo territorio”, per il Comitato alluvionati campigiani “Il Racchio”, organizzatore dell’iniziativa, è tempo di bilanci. “Lo abbiamo fatto – spiegano – per esplorare alcune aree di Campi, fra via Padule, via delle Betulle, via Prunaia e i fossi nella zona del Racchio. Dove abbiamo constatato la necessità di mantenere alta l’attenzione sul territorio, apparso fragile, e costruire una vigilanza dal basso in merito alla manutenzione e alle future opere di messa in sicurezza. La camminata ha coinvolto i cittadini che, “armati” mappa del reticolo idraulico minore e fotografie, hanno percorso insieme un tragitto tra argini, aree umide e zone a rischio idraulico. Il gruppo ha potuto constatare di persona lo stato di mancata pulizia di molti fossi, l’assenza di sfalci regolari, la presenza di rifiuti e le condizioni critiche in tratti strategici per il deflusso delle acque. Ma è stata anche un’occasione per discutere delle opere idrauliche compensative, come le nuove casse di espansione e le modifiche del sistema fognario e del reticolo derivanti dalla costruzione del nuovo supermercato, confrontandosi su ciò che è stato fatto, su cosa manca, e sulle informazioni ufficiali spesso poco chiare o incomplete”.

Ci preme segnalare – spiegano – l’incresciosa situazione degli alberi piantati nei pressi della cassa di laminazione come compensazione urbanistica: sono già in parte sradicati, a conferma dell’approccio frettoloso e approssimativo con cui troppo spesso si gestiscono le opere di mitigazione ambientale. Abbiamo bisogno di un controllo popolare costante su ciò che riguarda la sicurezza del nostro territorio. Non possiamo più permetterci che scelte tecniche superficiali e politiche arriviste ci vengano calate dall’alto, senza trasparenza e senza ascolto. Le criticità emerse e il materiale fotografico raccolto, servirà per continuare il lavoro di informazione e pressione pubblica sulle istituzioni”.

“Inoltre – aggiungono – vogliamo informare la cittadinanza che, a più di un anno dall’alluvione che ha colpito duramente il nostro Comune, molte famiglie attendono ancora di conoscere l’esito delle proprie richieste di contributo. Per fare chiarezza sull’avanzamento delle pratiche CIS relative ai moduli B1, abbiamo quindi ha inoltrato una richiesta di accesso agli atti all’amministrazione chiedendo informazioni sui numeri e sulle tempistiche del processo di verifica. La risposta ricevuta, pur parziale, fornisce alcuni elementi importanti: sono 4.421 i moduli B1 trasmessi dai cittadini; di questi, 2.641 sono stati ammessi alla fase di rendicontazione; le richieste di contributo di Immediato Sostegno (CIS) ammontano a 783; le domande istruite positivamente dall’ente finora risultano solo 310”.

Per poi concludere: “Nonostante la gravità della situazione e la mole di domande ancora in attesa, l’amministrazione non ha fornito alcuna stima sui tempi necessari per completare le validazioni, né ha chiarito quanti operatori siano attualmente impiegati nel processo. Inoltre, la disposizione operativa numero 1/2025, citata come riferimento normativo, non risulta facilmente accessibile ai cittadini. Questi dati confermano quanto sia ancora lento e opaco il procedimento di erogazione dei contributi e quanto sia urgente una maggiore trasparenza da parte delle istituzioni. I cittadini hanno il diritto di conoscere tempi, criteri e modalità con cui le loro richieste vengono valutate”.