Commisso: “La Fiorentina? Senza un nuovo stadio è destinata a “vivacchiare”…”

FIRENZE – ACF Fiorentina è pronta a investire 250 milioni di euro per costruire il nuovo stadio Artemio Franchi, così da regalare alla Città e ai propri tifosi un impianto all’avanguardia da 42.000 spettatori, generare oltre 1.000 nuovi posti di lavoro e garantire al club le risorse necessarie per competere ai massimi livelli in Italia […]

FIRENZE – ACF Fiorentina è pronta a investire 250 milioni di euro per costruire il nuovo stadio Artemio Franchi, così da regalare alla Città e ai propri tifosi un impianto all’avanguardia da 42.000 spettatori, generare oltre 1.000 nuovi posti di lavoro e garantire al club le risorse necessarie per competere ai massimi livelli in Italia e in Europa. “Un investimento significativo – si legge in una nota della società viola – che potrebbe generare complessivamente un impatto economico pari a circa 5 miliardi di euro in 10 anni tra crescita dei ricavi della ACF Fiorentina, nuove attività commerciali di terze parti, nuovi posti di lavoro, gettito fiscale extra per l’amministrazione pubblica e sviluppo immobiliare del quartiere Campo di Marte”.

È questo il quadro che emerge dallo Studio Monitor Deloitte (la practice di Deloitte Consulting dedicata ai servizi di consulenza strategica) sui benefici che il nuovo impianto sportivo produrrebbe per i principali stakeholder della ACF Fiorentina e che è stato presentato stamani: i suoi tifosi, le aziende locali, i lavoratori, la città di Firenze, la Regione Toscana, le istituzioni locali e nazionali.

“Dal mio arrivo a Firenze, – ha detto il presidente Rocco Commisso (nella foto ieri a Campi Bisenzio) – abbiamo sempre dichiarato di volere regalare una casa ai nostri tifosi che fosse all’altezza di Firenze e della storia della Fiorentina. Come prima opzione il nostro piano è stato quello di rendere lo stadio Artemio Franchi un impianto moderno e all’altezza delle esigenze di un club che ha delle grandi ambizioni. Abbiamo chiesto a Deloitte, una delle aziende di servizi di consulenza più importanti del mondo, un’analisi che oggi vi abbiamo illustrato con l’obiettivo di far capire a tutti i profondi vantaggi che un’opera di tale portata genererebbe non solo per la Fiorentina, ma per tutta la città. Abbiamo iniziato un percorso che potrebbe fare avere a Firenze e ai fiorentini non solo uno stadio di altissimo livello, ma che potrebbe generare un volano importante per l’economia toscana in un momento di grande crisi come quello che stiamo affrontando e che dovremo affrontare ancora per molto tempo”.

“Entusiasmo? Il rischio che mi passi c’è”, ha aggiunto. Ma non solo. Perché lo studio presentato oggi da Commisso con la Deloitte, ha evidenziato anche l’impatto economico che un nuovo stadio Franchi avrebbe su tutta l’area di Campo di Marte. Anche e soprattutto a livello economico. Entro due mesi la Fiorentina presenterà il suo progetto preliminare sul quale punta ad avere il via libera nei successivi 90 giorni dal Ministero per i beni culturali. Come già detto in precedenti articoli, la sensazione è che qualcosa sia destinato a succedere. Con qualche cavillo che è stato superato e/o eliminato, ma con nuovi ostacoli. Tuttavia, dopo decenni di dibattiti, progetti e idee, e soprattutto immobilismo, mai come in questo momento siamo vicini alla svolta decisiva. O almeno questa è l’impressione che abbiamo. Le opzioni sono due: Campi Bisenzio o il nuovo Franchi. Potrebbe essere questione di ore per sapere la verità.