Comparto ambientale, accordo raggiunto

SESTO FIORENTINO – E’ stato chiuso ieri a tarda  sera l’accordo per il rinnovo del CCNL del comparto ambientale (scaduto nel 2013). L’accordo è stato rinnovato fino al 2019. Sono stati quindi definitivamente scongiurati i due giorni di sciopero nazionale (inizialmente previsti per oggi e domani e poi posticipati dalle OO.SS. in trattativa al 13 e 14 […]

SESTO FIORENTINO – E’ stato chiuso ieri a tarda  sera l’accordo per il rinnovo del CCNL del comparto ambientale (scaduto nel 2013). L’accordo è stato rinnovato fino al 2019. Sono stati quindi definitivamente scongiurati i due giorni di sciopero nazionale (inizialmente previsti per oggi e domani e poi posticipati dalle OO.SS. in trattativa al 13 e 14 luglio). Si conclude così un trattativa lunghissima, che ha portato ad adeguamenti economici e anche ad un orario di lavoro settimanale aumentato di 2 ore ( da 36 a 38). Entro fine anno Utilitalia (il sindacato di imprese pubbliche di igiene ambientale) e OO.SS. ridefiniranno i minimi di servizio in occasione di eventuali scioperi.

L’intesa raggiunta dopo una lunga trattativa, tre giorni praticamente ininterrotti al tavolo e oltre 30 mesi di negoziazioni in varie tappe, consente di affrontare meglio la complessa fase di riorganizzazione del settore dei Servizi Pubblici ambientali che, per effetto dei decreti collegati alla Legge Madia, sarà presto sottoposto alla regolazione di una Autorità Indipendente (l’attuale Autorità per l’Energia il Gas e il Sistema Idrico). Una tappa importante per le parti sociali, lavoratori ed imprese, nel percorso di recupero di competitività sui territori e di efficienza nella gestione dei servizi alle comunità.

Ecco alcune novità. La parte economica prevede un incremento di 70 euro dei minimi a regime oltre che 20 euro su una specifica voce indennitaria non parametrata; altri 30 euro sono destinati agli istituti di welfare contrattuale; 200 euro di una tantum per la copertura economica della vacanza contrattuale.

Il welfare contrattuale viene rafforzato anche prevedendo un Fondo di settore per accompagnare difficili processi di razionalizzazione aziendale; si modifica l’orario di lavoro, che passa dalle attuali 36 a 38 ore, vengono ribassate le maggiorazioni per lo straordinario diurno; adottata una revisione del sistema classificativo per favorire una maggiore flessibilità operativa; previsto un impegno a definire un sistema contrattuale di contenimento dell’assenteismo.

Strumenti che, nel complesso, costituiscono il bilanciamento per incrementare la produttività ed evitare un trasferimento dei costi sui cittadini. Una sfida che le imprese hanno inteso raccogliere confidando sull’impegno anche delle stesse OOSS.

“Per Utilitalia – si legge in una nota di Utilitaria –  si tratta di un accordo di svolta raggiunto grazie al senso di responsabilità delle parti, che consente flessibilità e capacità di adattamento, necessari ad affrontare le nuove esigenze dei cittadini, gli attuali ritmi delle nostre città e le prossime scadenze relative alla regolazione e trasformazione del sistema industriale”.