Confagricoltura, “Agriturismo, la vacanza che piace agli italiani”

CAMPI BISENZIO – Piace agli italiani la vacanza in agriturismo. E’ quanto afferma, in una nota Confagricoltura Toscana che aggige che “da luglio ad agosto è iniziata una ripresa prima lenta, ma che via via è diventata più solida tanto da far registrare il tutto esaurito in molte strutture”. Resta l’incognita di settembre. “C’è però l’incognita […]

CAMPI BISENZIO – Piace agli italiani la vacanza in agriturismo. E’ quanto afferma, in una nota Confagricoltura Toscana che aggige che “da luglio ad agosto è iniziata una ripresa prima lenta, ma che via via è diventata più solida tanto da far registrare il tutto esaurito in molte strutture”. Resta l’incognita di settembre. “C’è però l’incognita settembre che, – dice Confagricoltura – senza turisti stranieri e con l’avvio delle scuole, rischia di far ripiombare il settore su terreno negativo”.

Secondo l’associazione, la durata media dei soggiorni è stata di 2/3 notti a luglio, prevalentemente concentrata nei fine settimana. “Sono aumentate, come ci aspettavamo, le richieste di cambi data e di prenotazioni che hanno influito sull’organizzazione – precisa il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri –  Sono inoltre triplicati i costi totali per le pulizie, sanificazioni, personale impiegato per le colazioni e numerosi i cambi biancheria a fronte di una minore capacità di spesa degli ospiti italiani”

Proprio in questa fase, quasi a fine estate, e  “molto in ritardo”, precisa il presidente Neri, arriva la modifica alla legge regionale 30 del 2003 che disciplina l’attività agrituristica. “Oltre che tardiva – commenta il presidente –  si presenta anche avvolta dall’incertezza legata ai tempi. Mancano infatti i regolamenti che la rendono effettivamente operativa. Ci auguriamo che la nuova giunta regionale, che uscirà tra quasi un mese dalle urne, coinvolga le categorie interessate, ma soprattutto confidiamo nel buon senso dell’amministrazione regionale per non aumentare i costi e la burocrazia che rischiano di mettere in ginocchio un settore come quello degli agriturismi già molto provato”. In particolare, Confagricoltura Toscana chiede che “non si limitino in maniera grave le aziende che intendono fare interventi migliorativi rilevanti nelle strutture al fine di incrementarne la capacità di attrazione e di ospitalità, anche attraverso i trasferimenti di volumetrie, fatti in modo intelligente e sostenibile, anche  tra comuni limitrofi”.