Congresso Pd, Scalini: “Chi vince, vince; chi perde si metterà al servizio del partito”

SIGNA – “Chi vince, vince; chi perde si metterà al servizio al partito per lavorare nell’interesse della comunità signese, perché domenica il congresso finisce e un partito è forte solo se riesce a “stare” sul territorio”. Nell’ultimo incontro, al circolo Colli Alti, prima dell’appuntamento con le urne del 22 ottobre, quello che deciderà chi sarà […]

SIGNA – “Chi vince, vince; chi perde si metterà al servizio al partito per lavorare nell’interesse della comunità signese, perché domenica il congresso finisce e un partito è forte solo se riesce a “stare” sul territorio”. Nell’ultimo incontro, al circolo Colli Alti, prima dell’appuntamento con le urne del 22 ottobre, quello che deciderà chi sarà a guidare la segreteria del Pd signese, dal segretario uscente Gabriele Scalini arrivano messaggi distensivi ma anche qualche frecciatina. Anche se nel complesso con toni più “sereni” rispetto a quelli usati, da entrambe le componenti, quella renziana e quella “bambagioniana”, la scorsa settimana. Un po’ come ha fatto anche l’altro candidato a segretario, Federico La Placa, nell’intervista rilasciata a Piananotizie, con più di un richiamo alla necessità di ritrovare l’unità all’interno del Pd. “Pensare che non ci sia “conflitto” all’interno di un partito non è pensabile – ha detto Scalini – ma bisogna imparare a farlo e a superarlo, proprio perché un avversario non è un nemico. Paradossalmente, infatti, se un partito è maturo per affrontare lo scontro, può dimostrare di avere un futuro”. “Ma, al tempo stesso, – ha aggiunto – ritengo che fare politica sia sinonimo di gioia, condivisione e divertimento e il gruppo di persone che ha compiuto con me questo percorso, fin dal primo giorno in cui è iniziata l’avventura di questa segreteria, è la dimostrazione più evidente del lavoro che abbiamo portato avanti. Adesso la nostra attenzione è concentrata sul congresso, con un’attività che si è basata essenzialmente su tre concetti: rinnovamento, competenza e coraggio. Non a tutti è andato bene il nostro modo di fare e per questo ci hanno osteggiato. Ma noi vogliamo guardare avanti, partendo da una mozione che dà l’idea del partito che rappresentiamo e che vogliamo vedere crescere”. Scalini, l’idea di gruppo, di fare squadra, l’ha richiamata più di una volta, come gran parte dei suoi “fedelissimi” presenti all’incontro: “In queste settimane la forza del gruppo, di chi mi è stato vicino e mi ha sostenuto, anche se poi è stato un sostenersi a vicenda, l’ho sentita davvero. Adesso è importante chiedersi quale è il bene per la cittadinanza, non chi deve vincere o chi deve perdere”. Quello al circolo Colli Alti è stato anche il momento, da parte di Scalini, per ringraziare personalmente chi ha collaborato fattivamente con lui man mano che la data del congresso si avvicinava, con un riferimento particolare al vice-sindaco Sara Ambra, nelle ultime settimane in più di un’occasione “al centro dell’attenzione”: “La Sara è una delle persone più appassionate alla politica che abbia mai conosciuto. Mi è sempre stata vicina e questa cosa le è costata cara; ma ci ha messo la faccia, dimostrando il coraggio di cui parlavo prima e che, per quanto mi riguarda, è una componente essenziale”. Poi la serata è scivolata via insieme alle nozioni tecniche per la giornata di domenica, sicuramente “sentita”, con la consapevolezza che sarà sicuramente di svolta per la vita politica del nostro Comune. Da qualsiasi parte la si guardi o la si voglia guardare.