Consiglio comunale. D’Elia (Gruppo Misto): interrogazione scritta sul reddito di cittadinanza

CALENZANO – Una interrogazione scritta sul reddito di cittadinanza percepito dai residenti a Calenzano e sull’inclusione sociale mediante il patto per il lavoro è stato presentato, ieri pomeriggio nel consiglio comunale, dal consigliere del Gruppo Misto Americo D’Elia. Il consigliere scrive che in base alla normativa “il beneficiario è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per […]

CALENZANO – Una interrogazione scritta sul reddito di cittadinanza percepito dai residenti a Calenzano e sull’inclusione sociale mediante il patto per il lavoro è stato presentato, ieri pomeriggio nel consiglio comunale, dal consigliere del Gruppo Misto Americo D’Elia. Il consigliere scrive che in base alla normativa “il beneficiario è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei Comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario e comunque non inferiore al numero di otto ore settimanali, aumentabili fino ad un numero massimo di sedici ore complessive settimanali con il consenso di entrambe le parti”. Inoltre  sottolinea che “il Comune di Calenzano poteva inserirli già nella riapertura del Parco del Neto a settembre 2019 dove invece ha preferito stanziare 16.000 euro di fondi comunali per pagare associazioni del territorio per la sola sorveglianza del parco”. Secondo il consigliere le “Associazioni che già come risulta dall’albo dei beneficiari ricevono circa 40.000 euro annui e che nell’ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, c’è bisogno di persone che diano un aiuto concreto al Comune ricevendo un reddito dallo stato, facendo, cosi, risparmiare all’ente ingenti somme di denaro destinate oggi ad associazioni che a vario titolo svolgono i compiti previsti dal reddito di cittadinanza”. Da qui l’interrogazione per chiedere “quanti sono i residenti a Calenzano che percepiscono il reddito di cittadinanza, quanti sono quelli impiegati nell’ambito del patto del lavoro e perché non sono stati impiegati tali beneficiari al parco del Neto e ad altre attività sociali come previsto dalla legge”.