Coronavirus: la “voce” della Regione. Per affrontare l’emergenza del momento

Firenze – “Siamo consapevoli del momento di emergenza che stiamo vivendo, un momento unico degli ultimi decenni e soprattutto in continua evoluzione”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha aperto i lavori dell’aula, scusandosi per il ritardo – legato alle diverse riunioni di addetti ai lavori sul tema – e ringraziando i […]

Firenze – “Siamo consapevoli del momento di emergenza che stiamo vivendo, un momento unico degli ultimi decenni e soprattutto in continua evoluzione”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha aperto i lavori dell’aula, scusandosi per il ritardo – legato alle diverse riunioni di addetti ai lavori sul tema – e ringraziando i capi gruppo per ‘la compostezza e l’interesse comune ad affrontare i cittadini con senso di responsabilità e trasparenza. Come istituzioni siamo chiamati ad affrontare la situazione con buon senso, equilibrio e fermezza, continuando il nostro lavoro, in un costante collegamento tra i livelli regionale e nazionale”.

Dopo l’incontro con i sindaci, è intervenuto anche l’assessore alla salute, Stefania Saccardi: “No a strumentalizzazioni politiche, no a polemiche di parte ma tutti uniti per fronteggiare emergenza di livello mondiale. Ogni e qualsiasi provvedimento è corale, non esistono corse in avanti di una regione piuttosto di un’altra. I cittadini hanno bisogno di sapere che tutte le Istituzioni lavorano per l’interesse comune. Servono unità e responsabilità”.

Sull’argomento è intervenuto anche Paolo Marcheschi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “Al dramma sanitario si potrebbe sommare anche il dramma economico: crollo della produzione e aumento della disoccupazione, settori economici paralizzati come il turismo e la moda. Noi di Fratelli d’Italia raccogliamo le preoccupazioni espresse dalle categorie produttive e rivolgiamo un appello urgente alla Regione Toscana affinché metta a punto un piano straordinario per garantire la stabilità sociale. Servono misure eccezionali, un piano di sostegno per salvaguardare imprese e posti di lavoro, un aiuto soprattutto per aziende a conduzione familiare, piccole e medie imprese artigianali e commerciali”.