Coronavirus, l’affondo del dottor Burioni verso la Regione. La replica di Rossi, a colpi di lettere

CAMPI BISENZIO – Coronavirus, rischi, ambulatorio, Osmannoro, prevenzione, polemiche: tutte parole che fanno capo allo stesso argomento, allo stesso dibattito. Ma anche ai timori della gente comune. Ma andiamo con ordine. Ieri l’inaugurazione dell’ambulatorio all’Osmannoro; oggi, come riporta sul proprio sito Lady Radio, la notizia secondo cui le aziende vicine all’ambulatorio dell’Osmannoro hanno scelto il […]

CAMPI BISENZIO – Coronavirus, rischi, ambulatorio, Osmannoro, prevenzione, polemiche: tutte parole che fanno capo allo stesso argomento, allo stesso dibattito. Ma anche ai timori della gente comune. Ma andiamo con ordine. Ieri l’inaugurazione dell’ambulatorio all’Osmannoro; oggi, come riporta sul proprio sito Lady Radio, la notizia secondo cui le aziende vicine all’ambulatorio dell’Osmannoro hanno scelto il telelavoro e alcuni dipendenti, non convinti dalle rassicurazioni arrivate dalla Regione e dai medici dell’azienda sanitaria, sono rimasti a casa. E’ sempre di oggi il lungo intervento che il dottor Roberto Burioni ha pubblicato sul sito www.medicalfacts.it. Tutti elementi che proviamo a raccontare per contribuire al dibattito nella speranza che possano servire a fare un po’ di chiarezza in una vicenda che, ogni giorno che passa, sembra avere contorni sempre più labili. “La prudenza è d’obbligo – scrive Burioni – e per questo non riesco a capire per quale motivo la Regione Toscana si intestardisca ad affermare che la quarantena non è necessaria. Sarebbe un minimo sacrificio per i 2.500 cittadini che porterebbe però una grandissima sicurezza per tutti gli altri. Nessuno pretende che vengano rinchiusi in un carcere: basterebbe chiedergli di rimanere a casa per due settimane. Speriamo che una buona dose di fortuna possa compensare l’azzardo. Se non succederà niente, qualcuno dirà che è stato un allarme inopportuno”. Quarantena che è richiesta anche da Forza Italia (Jacopo Cellai, capo gruppo in Palazzo Vecchio, insieme a Giampaolo Giannelli, responsabile prevenzione dipendenze, ed Elio Ferlaino, responsabile sanità Forza Italia Firenze): “Risulta incomprensibile la posizione della Regione Toscana che ritiene la quarantena non necessaria. La quarantena risulterebbe invece un minimo sacrificio per i 2.500 cittadini, ma garantirebbe una grandissima sicurezza per tutti gli altri. Non è certo con l’istituzione dell’ambulatorio Lilla, sorto all’Osmannoro, che si tutela la salute e si assicura la tranquillità della popolazione”. Critico anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi (che ieri si è rivolto ai sindaci della Piana), che punta il dito contro la Regione ma anche contro “il ministro Speranza, che ignora l’appello lanciato perché si occupi della Toscana ribadendo che, invece, la quarantena verrà applicata per gli italiani che saranno rimpatriati dalla nave da crociera Diamond Princess in Giappone. Per i cinesi di ritorno a Prato e Firenze si parla soltanto di quarantena volontaria. Ma si parla del niente perché la quarantena volontaria non esiste, c’è solo quella obbligatoria decisa dalla task force nazionale e controllata strettamente dalle autorità sanitarie”. Per quanto riguarda la Regione, invece, ci sono le parole pronunciate ieri dall’assessore Stefania Saccardi al momento dell’inaugurazione dell’ambulatorio all’Osmannoro: “2.500 è la previsione che ci ha comunicato il console cinese. Di questi, un migliaio almeno sono già sotto controllo da parte dell’autorità sanitaria nelle loro abitazioni. Infatti sono circa 400 i bambini rientrati dalla Cina che, a seguito della circolare del Ministero, sono stati invitati a restare a casa da scuola. Se ai bambini aggiungiamo i genitori, sono 1.200 le persone in isolamento domiciliare che vengono controllate quotidianamente. Peraltro, può darsi che queste persone non arrivino neppure, perché i voli sono bloccati”. E c’è un lungo post su Facebook scritto poco fa dal presidente Enrico Rossi in cui riporta la lettera scritta a sua volta dal direttore Asl Toscana centro al commissario nazionale Borrelli, “confermando – scrive invece Rossi – che la Toscana è la prima regione nella prevenzione contro il Coronavirus”. “L’Ausl Toscana centro – questa una parte della missiva – ha attivato tempestivamente, in base alle circolari del Ministero della salute, l’Unità sanitaria di crisi direttamente collegata con la task force della Regione Toscana. Con disposizioni generali per tutti gli operatori sanitari dell’azienda, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Fra le altre azioni intraprese procedure per le centrali operative 118 ed Emergenza Sanitaria Territoriale, disposizioni inerenti ricovero ospedaliero dei casi sospetti, disposizione per l’uso dei dispositivi di protezione individuale in emergenza sanitaria territoriale e pronto soccorso, indicazioni per la Medicina Generale e Pediatri di Famiglia, raccomandazioni per il monitoraggio autogestito a domicilio con schede informative in inglese, italiano e cinese, raccomandazioni in caso di isolamento fiduciario. Per quanto riguarda invece l’ambulatorio dell’Osmannoro, durante la visita viene compilata la scheda anagrafica, anamnnestica, misurazione della temperatura e tampone orofaringeo. Tale prelievo viene inviato presso il laboratorio di microbiologia e virologia dell’AOU Careggi. Riteniamo pertanto di aver messo in essere quanto previsto dalle vostre disposizioni e da quelle del Ministero della salute”.

Pier Francesco Nesti