Coronavirus, nuovo caso sospetto in Toscana. Ma tre sono guariti. Rossi firma una nuova ordinanza

FIRENZE – Un nuovo caso sospetto positivo al Coronavirus, registrato ieri sera nel territorio di competenza della Asl sud est, in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità. Si tratta di una donna di 42 anni, residente a Pergine Valdarno, che era stata in stretto contatto con la trentaduenne fiorentina contagiata durante un […]

FIRENZE – Un nuovo caso sospetto positivo al Coronavirus, registrato ieri sera nel territorio di competenza della Asl sud est, in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità. Si tratta di una donna di 42 anni, residente a Pergine Valdarno, che era stata in stretto contatto con la trentaduenne fiorentina contagiata durante un viaggio a Milano e poi ricoverata a Ponte a Niccheri. Il bollettino vede adesso tredici contagi nella nostra regione, di cui cinque confermati dall’Istituto Superiore di Santità. Ci sono anche tre pazienti già clinicamente guariti: una è proprio la fiorentina di 32 anni, il secondo è l’informatico di Pescia e il terzo è lo studente norvegese di 26 anni che frequenta architettura a Firenze. Riguardo al nuovo caso, è stata la stessa 42enne – che era in autoisolamento volontario domiciliare da quando aveva appreso della positività della collega – a contattare nella serata di ieri il numero verde della Asl sud est per richiedere il tampone. “Le sue condizioni – spiegano dalla Regione – sono costantemente monitorate e risultano essere discrete”.

Intanto è di oggi la notizia che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, firmerà una nuova ordinanza. Con questa disposizione, tutti gli stranieri soggiornanti nel territorio regionale per motivi di studio, ricerca e insegnamento e turismo avranno accesso ai percorsi di prevenzione e cura del Covid-19 previsti dalle ordinanze nazionali e regionali sinora emanate. Anche per loro varranno le stesse condizioni: provenire da aree sottoposte a misura di quarantena, o essere stati in relazione stretta e prolungata con un caso positivo, e in presenza di evidenti sintomi influenzali e respiratori. “Anche per loro – spiega Rossi – garantiremo la stessa copertura sanitaria, gli stessi percorsi assistenziali e le stesse cure definite e assicurate a tutti i cittadini della Toscana”. “Per queste persone, ottomila all’anno solo quelle presenti per ragioni di studio e ricerca, e per gli oltre 40 milioni di turisti stranieri annuali non esiste – aggiunge – una definizione chiara di carattere nazionale delle modalità di presa in carico e della copertura sanitaria. È una lacuna che con questo provvedimento proviamo a colmare”. “Questa ordinanza – prosegue Rossi – è fondata su due ragioni. Anzitutto, la salute è una questione individuale e collettiva che non conosce confini e provenienze geografiche. Poi c’è una ragione di natura economica. Come ci dimostra uno studio dell’Irpet, le sole università straniere, in Toscana, generano un indotto economico e occupazionale di circa 150 milioni di euro all’anno, per almeno 3 mila posti di lavoro, che in caso di blocco o sospensione delle attività rischierebbe di lasciare a casa migliaia di persone. Ancora più significativi i numeri del turismo, che contano oltre 4 miliardi di euro l’anno per oltre 40.000 posti di lavoro. Per questo nei casi individuati dalle ordinanze nazionali,  provvederemo noi come Regione Toscana a effettuare il tampone per queste categorie di persone. Oltretutto, non avendo queste persone un medico di famiglia, forniremo un numero cui rivolgersi per informazioni e per l’eventuale presa in carico”.