Covid-19, Anci Toscana: “Siano i sindaci i commissari per i cantieri”

PRATO – Anci Toscana chiede a Governo e Parlamento che i Comuni possano arrivare preparati alla ripartenza dopo il picco dell’emergenza Covid-19: è necessario dare ai sindaci tutti gli strumenti possibili per far riprendere i lavori in modo più veloce possibile. “E’ necessario puntare fortemente sugli investimenti pubblici nazionali e locali per rilanciare l’economia, – afferma […]

PRATO – Anci Toscana chiede a Governo e Parlamento che i Comuni possano arrivare preparati alla ripartenza dopo il picco dell’emergenza Covid-19: è necessario dare ai sindaci tutti gli strumenti possibili per far riprendere i lavori in modo più veloce possibile. “E’ necessario puntare fortemente sugli investimenti pubblici nazionali e locali per rilanciare l’economia, – afferma Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato – Comuni e Province possono fornire un contributo decisivo per il sostegno alle imprese del nostro tessuto produttivo e al mantenimento di tanti posti di lavoro. La capacità delle nostre amministrazioni di investire sul territorio dipenderà nelle prossime settimane dalle risorse che il Governo destinerà agli investimenti locali e da una drastica, urgente semplificazione della normativa in materia di appalti”. E dunque l’Associazione regionale dei Comuni chiede che vengano accolti gli emendamenti presentati da Anci nazionale e dalla Conferenza delle Regioni.

Ecco in sintesi le proposte di Anci Toscana:

Semplificazione – Prorogare la validità delle norme previste nel decreto “Sblocca cantieri” in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti e composizione delle commissioni.

Nuovi importi per affidamenti diretti e procedure negoziate – Consentire gli affidamenti diretti anche senza acquisizione di prevenivi per lavori fino a 100.000 euro (attualmente 40.000) e l’affidamento previa comparazione di tre preventivi fino all’importo di 350.000 euro (attualmente 150.000).

Sindaci commissari per le opere più importanti – Prevedere la nomina dei sindaci a commissari per l’esecuzione delle opere pubbliche più importanti, sul modello che è stato adottato a Genova per la ricostruzione del ponte Morandi.

Riduzione dei tempi – Inversione della procedura di esame delle offerte con verifica della documentazione amministrativa solo per il soggetto aggiudicatario, semplificazione dei controlli, eliminazione dei tempi di attesa tra l’affidamento e la stipula del contratto con l’aggiudicatario.

“Solo in questo modo – conclude Biffoni – i Comuni potranno assolvere ad uno dei loro compiti primari, per far partire l’economia dei territori e favorire il recupero da una situazione mai così buia e difficile dal dopoguerra. Governo e parlamento devono avere fiducia nei sindaci, figure che anche in questa emergenza sono state in prima linea a fianco delle loro comunità”.