Cuochi e ristoratori della Toscana per la Caritas: “Chiusi i locali, non i nostri cuori”

FIRENZE – Firenze sarà una delle dodici città italiane coinvolte nell’iniziativa solidale “Chiusi i locali, non i nostri cuori”, nata dall’alleanza tra Federazione Italiana Cuochi, FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio e Dipartimento Solidarietà Emergenze FIC con l’obiettivo di sottolineare l’importanza del loro lavoro, messo a dura prova dal lungo protrarsi delle chiusure imposte dai decreti […]

FIRENZE – Firenze sarà una delle dodici città italiane coinvolte nell’iniziativa solidale “Chiusi i locali, non i nostri cuori”, nata dall’alleanza tra Federazione Italiana Cuochi, FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio e Dipartimento Solidarietà Emergenze FIC con l’obiettivo di sottolineare l’importanza del loro lavoro, messo a dura prova dal lungo protrarsi delle chiusure imposte dai decreti antiCovid.  

Per questo domani, giovedì 31 dicembre, alle 10, nella mensa Caritas di via Baracca a Firenze, i vertici regionali delle tre organizzazioni si ritroveranno per consegnare 500 chilogrammi di pasta, equivalenti a 6.000 porzioni di primi. Lo faranno in contemporanea con i colleghi di Milano, Trieste, Savona, Bologna, Roma, Chieti, Napoli, Potenza, Brindisi, Olbia e Catania. Un gemellaggio in nome dei più bisognosi, ma anche della buona tavola e della calda tradizione tutta italiana dell’ospitalità. 

Alla consegna dei pasti, insieme ai presidenti di Fipe Confcommercio Toscana Aldo Cursano e dell’Unione Regionale Cuochi Toscani Roberto Lodovichi, saranno presenti anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro.  A riceverli ci saranno il presidente della Fondazione Solidarietà Caritas Firenze Vincenzo Lucchetti con il vice-presidente Riccardo Bonechi. Una delegazione di cuochi fiorentini, guidata dal presidente provinciale Massimiliano Catizzone, presterà poi il proprio servizio alla mensa per preparare l’ultimo pranzo di questo difficile anno.

I video dell’iniziativa, girati a Firenze e nelle altre undici città italiane convolte, saranno poi utilizzati per un filmato unitario a ricordo della manifestazione. L’obiettivo: sottolineare il valore del dono, che – grande o piccolo che sia – aiuta le persone in difficoltà a sentirsi meno sole, soprattutto in momenti così fortemente simbolici come la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo, che tutti ci auguriamo riporti un po’ di normalità e di speranza nelle nostre vite.

(Immagine di archivio)