Dialoghi sulla Piana, “serve una visione d’insieme”

SESTO FIORENTINO – Serve una visione d’insieme del territorio per progettare il sistema della mobilità: è quanto scaturito questo pomeriggio nel corso dell’incontro dal titolo “Dialoghi sulla Piana. Infrastrutture strategiche per lo sviluppo sostenibile” promosso dalla Cgil che si è tenuto alla Biblioteca Ragionieri e che ha visto confrontarsi i sindaci di Sesto Fiorentino Lorenzo […]

SESTO FIORENTINO – Serve una visione d’insieme del territorio per progettare il sistema della mobilità: è quanto scaturito questo pomeriggio nel corso dell’incontro dal titolo “Dialoghi sulla Piana. Infrastrutture strategiche per lo sviluppo sostenibile” promosso dalla Cgil che si è tenuto alla Biblioteca Ragionieri e che ha visto confrontarsi i sindaci di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, di Calenzano Alessio Biagioli, di Campi Bisenzio Emiliano Fossi e Francesco Alberti dell’Università di Firenze, presidente INU Toscana, Fausto Ferruzza presidente di Legambiente Toscana e Paola Galgani segretaria generale Cgil Firenze.

Per uno sviluppo sostenibile del territorio della Piana tra Firenze, Prato e Pistoia, per il sindaco Falchi “serve una visione complessiva del territorio – ha detto – in questo senso stiamo lavorando Comune di Sesto e di Calenzano insieme per il piano strutturale”.

“Quando si parla di disegno complessivo si parla di disegno complessivo oltre i propri disegni amministrativi – ha detto il sindaco Falchi – si possono avere vari approcci: uno è quello di farsi un’idea del modello di sviluppo e di conseguenza della pianificazione del territorio, l’altra è quella che stiamo perseguendo che è quella di costruire la pianificazione territoriale e scegliere le infrastrutture e capire cosa ci può andare sul territorio”.

Il sindaco Biagioli ha sottolineato come anche la vicenda dell’aeroporto che ha tenuto “in ostaggio” i territori anche se era già conclusa. “Da quella discussione fatta male – ha detto il sindaco di Calenzano – e con dei pregiudizi al di fuori di quello che era l’interesse collettivo dell’area si arrivò a dei risultati che oggi fanno riflettere: si è bloccata tutta l’urbanistica a Firenze in funzione di un’opera che ritengo ancora oggi irrealizzabile. Sono anni che siamo ostaggio di un’idea folle maturata in ambienti molto ristretti perché era figlia di una discussione chiusa. Chi dice che sono 30 anni che si aspetta l’aeroporto dice una bugia”. Il sindaco ha ribadito che “questa area è il cuore della Toscana e dell’area metropolitana”.

“Oggi ci rendiamo conto che le nostre realtà non solo sono diventate competitive ma sono contese e spesso e volentieri conquistate – ha detto il sindaco Fossi – credo che un pezzo importante che ha portato a questo sia il fatto che nella nostra regione si sia creato un corto circuito interno alla politica e tra pllitica e cittadini. La politica della nostra regione, negli ultimi anni, è  stata incapace di autoriformarsi. Abbiamo continuato a raccontarci che il contesto politico, economico ed istituzionale era lo stesso degli anni Ottanta quando invece ci stava cambiando tutto. Qualcuno di noi chi in modo più forte e radicale chi modo più sommesso e riformista ha provato, ma c’è stata completa sordità. E’ una drammatica realtà che questo corto circuito che si è creato rischi di essere risolto direttamente dai cittadini. Di fatto mandando a casa una parte politica. Dobbiamo prendere coscienza che il mondo è cambiato”.