Doccia, Bosi (Pd) “risposte vaghe” e il Pd si incrina

SESTO FIORENTINO – Risposte vaghe e non convincenti. Così la consigliera del Pd Sara Bosi giudica la risposta dell’assessore all’urbanistica Maurizio Soldi alla propria interrogazione su Doccia “A fronte di mie precise domande, da parte dell’assessore sono state date risposte vaghe e per niente convincenti. Non si sa, ad esempio, e non lo si saprà […]

SESTO FIORENTINO – Risposte vaghe e non convincenti. Così la consigliera del Pd Sara Bosi giudica la risposta dell’assessore all’urbanistica Maurizio Soldi alla propria interrogazione su Doccia “A fronte di mie precise domande, da parte dell’assessore sono state date risposte vaghe e per niente convincenti. Non si sa, ad esempio, e non lo si saprà per i prossimi anni come verranno utilizzate le strutture che il Comune acquisirebbe per il Polo Culturale, ossia l’ala nord egli ex-forni ,e quali sarebbero i costi di gestione – spiega Bosi – Inoltre, nelle risposte l’assessore ha fatto più volte riferimento al RU (peraltro in fase di rinnovo) senza però dire  che quel RU non prevede la costruzione di un condominio di 2.240 metri di superficie utile lorda sul parcheggio pubblico di viale XX settembre (questa rappresenta una variante al Regolamento urbanistico), e prevede invece l’acquisizione da parte del Comune anche dell’ala sud, alla quale invece la giunta propone di rinunciare, tornando indietro rispetto a quanto deciso appena 10 mesi fa. Quindi le cose si possono cambiare, se c’è la volontà di farlo, e lo si dovrebbe fare, come in questo caso, se ci sono dei validi motivi.Ritengo positivo quindi che l’assessore abbia dato, a conclusione della sua risposta,un segnale di apertura rispetto alla petizione firmata da oltre un migliaio di cittadini, rendendosi disponibile ad un’ulteriore fase partecipativa”.
E l’interrogazione su Doccia e sugli insediamenti nel parcheggio di viale XX Settembre, ha incrinato i rapporti tra alcuni consiglieri del Pd. Dopo la presentazione al consiglio dell’interrogazione da parte della consigliera Bosi, il capogruppo Pd Marco Surace ha commentato che l’interrogazione di Sara Bosi era a nome della stessa consigliera, come dire, non condivisa dal Pd (tutto o in parte non è stato precisato).
“Riguardo all’intervento del consigliere Surace, che dire? E’ la prima volta che si consente, da parte del Presidente del Consiglio, ad un consigliere di fare un commento nel corso di una interrogazione, cosa non ammessa dal nostro regolamento – dice Sara Bosi – Surace ha detto che io mi sarei dimenticata di dichiarare che l’interrogazione veniva fatta a titolo personale, ma questa è una cosa ovvia, non mi sono dimenticata un bel nulla! Lui invece si è dimenticato di una cosa ben più importante,  ossia quello che dice un articolo fondamentale del nostro Regolamento del consiglio comuanle ossia che nell’adempimento delle loro funzioni, i consiglieri hanno piena libertà di azione, di espressione, di opinione e di voto. Se, poi, altri consiglieri avessero un’opinione diversa sul tema della variante di Doccia, sarebbe importante che questa fosse meglio esplicitata, e portata a conoscenza, tramite una presa di posizione pubblica”.