Ducci (Pd): “Ma la candidatura di Giuseppe Bagni era “contro”? I cittadini di Lastra a Signa meritano rispetto”

LASTRA A SIGNA – “Nei giorni scorsi siamo stati informati delle dimissioni del candidato sindaco del gruppo Rinascita per Lastra dal suo incarico di consigliere comunale. La notizia ci ha inizialmente sorpreso, stupito, in seguito ci ha indotto ad alcune riflessioni che andiamo ad esporre. Ci chiediamo se l’ex consigliere di Rinascita per Lastra, Giuseppe […]

LASTRA A SIGNA – “Nei giorni scorsi siamo stati informati delle dimissioni del candidato sindaco del gruppo Rinascita per Lastra dal suo incarico di consigliere comunale. La notizia ci ha inizialmente sorpreso, stupito, in seguito ci ha indotto ad alcune riflessioni che andiamo ad esporre. Ci chiediamo se l’ex consigliere di Rinascita per Lastra, Giuseppe Bagni, ha valutato con attenzione la sua candidatura a sindaco di Lastra a Signa, possibile che siano stati sufficienti appena sei mesi di lavori in consiglio comunale per costringerlo alle dimissioni irrevocabili?”: a dirlo è Alessio Ducci, segretario del Pd lastrigiano.

“Ci chiediamo – aggiunge Ducci – se la candidatura di Giuseppe Bagni avesse per davvero l’ambizione di amministrare il nostro comune, oppure fosse meramente una candidatura di avversità: contro il nuovo ponte fra Lastra a Signa e Signa, contro la realizzazione della nuova cassa d’espansione e più chiaramente senza ipocrisie, contro il Partito Democratico. È chiaro che, quando una candidatura è animata principalmente da spirito di contrapposizione, da una visione ristretta a pochi temi del tutto circostanziali, ecco allora possono essere sufficienti anche soltanto sei mesi per far disamorare un consigliere comunale dal ruolo al quale gli elettori lo hanno deputato a mezzo del loro voto”.

E ancora: “Ma la vicenda non termina qui, infatti dopo le dimissioni del candidato sindaco di Rinascita per Lastra, gli uffici comunali hanno convocato nella data del 29 gennaio scorso, un consiglio comunale straordinario per la sostituzione del consigliere Bagni. All’inizio della seduta siamo stati informati che non era possibile fare la surroga in quanto il secondo e la terza in ordine di preferenze nella lista di Rinascita per Lastra, hanno rifiutato l’incarico di consigliere comunale. E’ necessario convocare un altro consiglio comunale per procedere alla sostituzione del consigliere Bagni”.

“Quanto accaduto – conclude – è veramente grave ed ingiustificabile. Possibile che colui che si candida ad amministrare un comune si dimetta dopo soltanto sei mesi?? Se fosse stato eletto sindaco cosa accadrebbe oggi alla comunità lastrigiana?? Che dire dei consiglieri con maggior numero di preferenze fra i quali la capolista, che hanno rifiutato l’incarico di consigliere comunale? Con quale senso civico e di responsabilità hanno chiesto il voto ai loro elettori? Oggi è un giorno triste per la vita democratica del nostro Comune, circa 1.000 elettori nostre concittadine e concittadini, sono stati traditi pochi mesi dalle elezioni amministrative dalla lista di Rinascita per Lastra. I cittadini di Lastra a Signa meritano rispetto. È inconcepibile, almeno per noi del Partito Democratico, accettare una candidatura a sindaco per poi dimettersi dopo pochi mesi adducendo a motivazioni “personali per avere assunto altri impegni”. È inconcepibile candidarsi a consigliere comunale per poi rifiutare l’incarico”.