E’ arrivato a Sesto LuglioBambino

SESTO FIORENTINO – E’ arrivato a Sesto, alla Biblioteca, l’edizione 2018 di Lugliobambino il cui tema è “All you need is love”. Le 25esima edizione ha puntato sull’amore nel mondo e allargato il raggio di azione della manifestazione nata a Campi Bisenzio. “Quest’anno abbiamo rafforzato e confermato il concetto di Complicittà – spiega Manola Nifosì […]

SESTO FIORENTINO – E’ arrivato a Sesto, alla Biblioteca, l’edizione 2018 di Lugliobambino il cui tema è “All you need is love”. Le 25esima edizione ha puntato sull’amore nel mondo e allargato il raggio di azione della manifestazione nata a Campi Bisenzio.

“Quest’anno abbiamo rafforzato e confermato il concetto di Complicittà – spiega Manola Nifosì che insieme a Sergio Aguirre hanno coordinato il progetto – concetto in cui crediamo molto e che abbiamo introdotto nelle ultime edizioni, una rete, di associazioni del nostro territorio, che si sono unite ed insieme hanno dato vita a edizioni riuscitissime del Festival (19 associazioni hanno partecipato quest’anno) Lo abbiamo fatto provando ad andare oltre, confermando una collaborazione anche tra amministrazioni. Quest’anno abbiamo aggiunto come partner, oltre che a Calenzano e Sesto Fiorentino, Signa e Lastra a Signa, anche il comuni di Scandicci,  per iniziare a ragionare, anche in campo culturale, nell’ottica di Città Metropolitana. Così abbiamo confermato un progetto che prende forza dalla convinzione che più di ogni altra cosa necessitiamo di una educazione alla solidarietà che produca una Società Solidale”.

In ogni realtà territoriale sono state evidenziate alcune specificità e così a Campi Bisenzio è stato curato il teatro per ragazzi, a Calenzano il cinema per ragazzi, a Sesto Fiorentino la letteratura per l’infanzia, a Signa il circo e Lastra a Signa la musica e Scandicci l’arte contemporanea. Ogni città si è fatta madrina dell’arte che ha scelto e ha messo a disposizione spazi e risorse per lo sviluppo di iniziative e momenti di approfondimento.

“Abbiamo realizzato dei laboratori, così da permettere a bambini e ragazzi di avvicinarsi a tecniche espressive diverse ed avere così gli strumenti per scegliere di approfondirle durante l’inverno – prosegue Nifosì – Ma la vera rivoluzione è che questo progetto è nato dalla volontà politica di sei città che hanno deciso di mettere in comune il proprio patrimonio culturale. Questo rende più ricca l’offerta culturale del territorio attraverso la creazione di un programma di collaborazione e veicolazione dei contenuti che si sviluppa tutto l’anno con il coinvolgimento dei teatri, delle biblioteche, delle scuole”.