E’ morto Silvano Lippi

SESTO FIORENTINO – E’ morto Silvano Lippi. Lippi, 92 anni, era stato nei campi di concentramento e la sua storia, negli ultimi anni era stata raccolta in un libro e portata nelle scuole del territorio dove Lippi incontrava i giovani. A Lippi il Comune di Sesto aveva conferito il 29 gennaio del 2011 le Sesto […]

SESTO FIORENTINO – E’ morto Silvano Lippi. Lippi, 92 anni, era stato nei campi di concentramento e la sua storia, negli ultimi anni era stata raccolta in un libro e portata nelle scuole del territorio dove Lippi incontrava i giovani. A Lippi il Comune di Sesto aveva conferito il 29 gennaio del 2011 le Sesto d’oro, la massima onorificenza del Comune.
“Silvano Lippi era un uomo coraggioso, che attraverso i suoi racconti terribili e appassionati trasmetteva un profondo senso di libertà. Dopo un lungo silenzio, durato ben 60 anni, ha iniziato a raccontare, a scrivere e a condividere quello che ha visto e subito. Il suo impegno con i giovani delle scuole di Sesto Fiorentino è stato prezioso ed unico per mantenere via la Memoria”. E’ quanto dichiarato dal sindaco Sara Biagiotti all’annuncio della morte, avvenuta stanotte, di Lippi.

Ufficiale dell’esercito durante la guerra, fu fatto prigioniero nei campi di concentramento prima in Grecia e poi in Germania e in Austria dopo aver rifiutato con fermezza l’adesione alla Repubblica di Salò. La sua prigionia finì con la liberazione del campo di Mauthausen. Per 60 anni resta in silenzio, poi, spinto dai suoi cari, ha iniziato a parlare e non si è più fermato. Il suo libro “39 mesi, 60 anni dopo” è un racconto lucido e destabilizzante della guerra, delle barbarie nazifasciste e dello sterminio.
“Silvano quando parlava ai ragazzi si commuoveva, come se continuasse la sua liberazione dalla guerra attraverso la parola, il racconto, tramandando il ricordo ai ragazzi – continua Biagiotti –  Agli studenti diceva sempre: non dimenticate. Un appello per non perdere la Memoria e farla diventare la nostra bussola a difesa della democrazia, i nostri anticorpi contro l’epidemia dei totalitarismi. Ci mancherà la sua forza e la sua determinazione, il suo parlare diretto ai ragazzi. Non lo dimenticheremo mai e continueremo nelle scuole il percorso da lui iniziato. Ai figli, ai nipoti e ai suoi cari va l’abbraccio commosso di tutta la città”.
La camera ardente sarà allestita oggi, nel primo pomeriggio, nella Chiesa di San Romolo a Colonnata, dove domani alle 15.30 si celebreranno i funerali