Ecco il nuovo tracciato della bretellina, partenza dei lavori prevista nel 2022

SIGNA – Una strada lunga 2,6 km con un ponte “strallato” alto 15 metri, sorretto da un pilone a forma di giglio, sopra l’Arno e i binari della ferrovia. Eccolo il disegno della “bretellina”, il terzo (e si spera ultimo) progetto che prevede la viabilità alternativa dall’uscita della FiPiLi a Lastra a Signa all’Indicatore. Lo […]

SIGNA – Una strada lunga 2,6 km con un ponte “strallato” alto 15 metri, sorretto da un pilone a forma di giglio, sopra l’Arno e i binari della ferrovia. Eccolo il disegno della “bretellina”, il terzo (e si spera ultimo) progetto che prevede la viabilità alternativa dall’uscita della FiPiLi a Lastra a Signa all’Indicatore. Lo hanno presentato oggi in Regione l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, i sindaci di Signa e Lastra a Signa Alberto Cristianini e Angela Bagni, l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti e il consigliere regionale Paolo Bambagioni. Presente anche l’ingegnere De Crescenzo che sta seguendo l’iter del progetto in Regione.

Si tratta al momento di uno studio plano-altimetrico da sottoporre a verifica di Via, dal costo di circa 35 milioni di euro. L’inizio dei lavori è previsto nel 2022 e dovrebbero andare avanti per 3/4 anni. Prevista sul viadotto anche una pista ciclabile che collegherà il Parco fluviale con il Parco dei Renai.

Il tracciato partirà dallo svincolo di uscita della FiPiLi a Lastra a Signa e, con una rotonda, porterà verso la zona industriale di Stagno, passerà dall’area del depuratore di San Colombano con una seconda rotatoria, devierà a sinistra verso il Parco fluviale, lo lambirà fino a raggiungere l’Arno – e qui infatti il tracciato sarà alto circa 6 metri in modo da armonizzarsi a livello paesaggistico con l’argine – e infine il ponte “strallato”, cioè sospeso, con un pilone che farà da bilancia sopra l’Arno e sopra le due linee ferroviarie. Il viadotto, lungo 800 metri – 300 i metri di ponte vero e proprio, 500 metri di sviluppo delle rampe di raccordo – collegherà a via dei Renai e si immetterà con una rotonda su un nuovo ponte in fase di realizzazione sul Bisenzio e da questo punto il percorso prosegue lungo la strada esistente di via Arte della Paglia fino a via Amendola. La circonvallazione proseguirà fino all’Indicatore: in questo ultimo tratto i lavori, realizzati anche con contributi regionali, partiranno in questi giorni, dato che è stata ultimata la bonifica bellica della zona.

“Questo tracciato – ha detto Ceccarelli – è più economico della bretella e corre fuori da diversi vincoli, elemento che ci porta a pensare che non sarà assoggettato a Via. Un altro elemento importante è il gioco di squadra tra Regione, Città metropolitana, Comuni di Signa e Lastra a Signa sia dal punto di vista progettuale sia economico. Questa opera avrà effetti positivi non solo per i centri abitati di Signa e Lastra ma anche per tutta l’area metropolitana: sicuramente l’effetto direttamente collegato è lo sgravio di traffico sul Ponte all’Indiano”.

“C’è una grande soddisfazione per questo momento – ha detto il sindaco Bagni – quando abbiamo visto il Masterplan dell’aeroporto che prevedeva la localizzazione del lago di mitigazione proprio nell’area del passaggio della bretella ci siamo trovati smarriti, ma la Regione ha dato il suo impegno a trovare una soluzione e così è stato. Ulteriore tassello fondamentale l’entrata in gioco di Firenze e della Città metropolitana perché questo dimostra che non è un problema solo nostro ma di tutta l’area fiorentina. L’opera porterà un giovamento alla salute dei cittadini ma anche allo sviluppo delle attività di livello internazionale che sono nella Piana e che incidono notevolmente sul Pil della Toscana. Siamo arrivati a questo punto grazie alla vera alleanza e unione tra i due Comuni di Signa e Lastra, che hanno lavorato insieme per questo obiettivo”.

“Oggi per me si conclude una battaglia iniziata a settembre con la prima conferenza dei servizi sul Masterplan – ha dichiarato soddisfatto Cristianini – e sono contento sia proprio oggi, giorno del mio compleanno. Non vogliamo trionfalismi, perché sappiamo che bisogna stare sul pezzo e lavorare perché adesso questo progetto si realizzi. Io sono al termine del mandato ma mi auguro davvero che chi resta in Regione porti a termine l’impegno. La partita non è finita qui: siamo vicini ad avere a disposizione un terzo dei fondi dell’opera, grazie al coinvolgimento degli enti pubblici e di Toscana Aeroporti, dobbiamo attivarci per trovare i finanziamenti rimanenti”.

L’assessore Giorgetti ha ricordato che quello che accade a nord di Firenze interessa anche il capoluogo perché quando è capitato un blocco sul Ponte all’Indiano l’intera città è rimasta paralizzata. “Quest’opera porterà a una redistribuzione del traffico – ha detto –  e anche a un miglioramento della situazione a livello emissioni”.

“Questo è il terzo tracciato – ha dichiarato Bambagioni – e bisogna dare atto ai sindaci che hanno trasformato un grosso rischio di cancellazione dell’opera in una grande opportunità.  Il tracciato è più economico e fattibile: solleciterò la Regione affinché inserisca il progetto nell’elenco delle opere da finanziare con contributi europei”.