Economia circolare e impianti di recupero e riciclo: 39 le proposte arrivate, ecco quelle che hanno i requisiti

 FIRENZE – “Rifiuti zero, impianti mille”. Prendendo a prestito uno slogan di Legambiente l’assessore all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni, ha riferito al Consiglio sugli esiti dell’avviso pubblico esplorativo per la manifestazione di interesse a realizzare impianti e ribadisce il pensiero della giunta: centrare l’obiettivo del 10 per cento di conferimento in discarica non è possibile […]

 FIRENZE – “Rifiuti zero, impianti mille”. Prendendo a prestito uno slogan di Legambiente l’assessore all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni, ha riferito al Consiglio sugli esiti dell’avviso pubblico esplorativo per la manifestazione di interesse a realizzare impianti e ribadisce il pensiero della giunta: centrare l’obiettivo del 10 per cento di conferimento in discarica non è possibile se alla prevenzione e alla riduzione di produzione dei rifiuti non si affiancano impianti di riciclo e riuso. “L’avviso pubblico, in una regione che ancora oggi ricorre per il 34 per cento al sistema delle discariche nello smaltimento dei rifiuti urbani, ci mette nella condizione di affrontare la pianificazione regionale con elementi di concretezza senza i quali sarebbe impossibile centrare gli obiettivi di economia circolare che vogliamo raggiungere nella nuova pianificazione”, ha spiegato l’assessore.

Le proposte arrivate sono avanzate nell’ambito di impianti di mercato, sotto il profilo della spesa a investimento ma regolati, secondo quanto previsto da Arera, dalle Autorità di Ambito Territoriale Ottimale sul fronte della predeterminazione della tariffa al cancello. “In buona sostanza, – ha spiegato Monni – il loro “peso” sulla tariffa sarà unicamente determinato dalle quantità avviate a trattamento nei singoli impianti, il cui costo al cancello sarà definito dal regolatore pubblico”. A detta dell’assessore la politica “ha il dovere di guardare al sistema tariffario nel medio-lungo periodo. Se ancora oggi rimangono le discariche le destinazioni economicamente più vantaggiose, questo non potrà essere in futuro perché il mancato raggiungimento degli obiettivi europei, nonché meccanismi incentivanti/disincentivanti, apriranno lo spazio a possibili procedure di infrazione e ad un aumento dei prezzi di conferimento al cancello. La nostra transizione verso gli impianti di economia circolare renderà necessario il ricorso temporaneo al sistema delle discariche, ma l’obiettivo è chiaro e va nella direzione di orientarci verso i trattamenti ambientalmente più compatibili e sostenibili anche sotto il profilo economico”.

“Le proposte arrivate – ha continuato Monni – sono state in tutto 39, di queste sono state ritenute “pienamente rispondenti ai requisiti previsti” 32. Delle sette restanti, due risultano coerenti dal punto di vista tecnico ma la documentazione presentata non è completa; due sono eccessivamente generiche; due non risultano coerenti con i requisiti tecnici previsti dall’avviso; una è pervenuta in ritardo e pur risultando coerente con le indicazioni è priva di documentazione. Queste proposte non sono un pacchetto chiuso ma l’avvio di un percorso di approfondimento e partecipazione delle tecnologie proposte, in cui il Consiglio sarà protagonista”. Come previsto peraltro nell’avviso, si aprirà un primo confronto con gli enti locali, le parti sociali, le categorie economiche, gli ordini professionali, le associazioni ambientaliste e la cittadinanza. Ciò che ne emergerà “confluirà in un report conclusivo del gruppo di lavoro che sarà nuovamente trasmesso all’Aula”. “Le proposte valutate coerenti con l’avviso – ha spiegato ancora l’assessore – confluiranno nel quadro conoscitivo del Piano dell’economia circolare e saranno oggetto delle valutazioni in sede di Valutazione ambientale strategica”.

Vas che tuttavia non valuterà il parco progetti ma si occuperà di verificare che la strategia ambientale sia integrata negli obiettivi del Piano; analizzare le sinergie e i rapporti con altri strumenti di pianificazione; sviluppare un’analisi critica e interpretativa del quadro conoscitivo ambientale e degli esiti del monitoraggio sul ciclo di pianificazione precedente; individuare gli obiettivi di livello europeo e nazionale che trovano declinazione e attuazione nel Piano; valutare le performance ambientali attese. “La Vas offrirà valutazioni di carattere generale e sarà quello il momento in cui saranno svolte analisi sulla distribuzione territoriale delle proposte impiantistiche presentate. Resta il fatto che le scelte strategiche e politiche del Piano potranno essere prese unicamente dal Consiglio regionale. È infatti mia intenzione proporre all’Aula, in fase di proposta di adozione, l’ipotesi di stabilire un meccanismo che vincoli, anche con riferimento alle valutazioni d’impatto ambientale, la realizzazione di singole tipologie di impianti alle effettive esigenze regionali di trattamento sia per i rifiuti urbani sia per gli speciali, ponendo così confini definiti al nostro sistema impiantistico”, ha detto ancora Monni.

Certo è che ci sono territori maggiormente interessati alle proposte impiantistiche, ecco allora che accanto alle valutazioni tecniche occorrerà un lavoro più squisitamente politico. Serviranno insomma “soluzioni di sintesi” per “rendere compatibili le scelte impiantistiche con le esigenze territoriali e sodali”, e pur tenendo conto che gli impianti proposti “escono dalla logica del trattamento lineare dei rifiuti finalizzato al loro smaltimento, entrando, al contrario, in una logica pienamente produttiva tesa a immettere prodotti sul mercato”, ha concluso l’assessore.

Queste le manifestazioni che rispondono ai requisiti dell’avviso:

Eni Rewind spa: impianto per la produzione di prodotti chimici di base a partire da combustibile solido secondario Livorno, capacità 250.000 t/a;

ATI Natura srl -AM Recuperi srl: impianto di scissione molecolare, aspetti tecnici innovativi da verificare sul piano della fattibilità, capacità 11.520 t/a;

Aisa Impianti Spa: impianto di digestione anaerobica Arezzo, capacità 35.000 t/a;

Aisa Impianti Spa: selezione carta e cartone Arezzo, capacità 23.000 t/a;

Aisa Impianti spa: selezione rifiuti da imballaggi Arezzo, impianto già autorizzato, capacità 45.200 t/a;

Revet spa: selezione e riciclo delle plastiche Pontedera, capacità 125.000 t/a);

TB spa: riciclo metalli preziosi da schede elettriche di Raee Terranuova Bracciolini, capacità 235 t/a;

Aer Ambiente Energia Risorse spa: digestione anaerobica, pirolisi digestato per produrre biochar, gas di pirolisi a combustione per autoconsumo, fase liquida digestato a strippaggio ammoniaca Rufina, capacità 40.000 t/a;

Alia Servizi Ambientali Spa: gassificatore Pontedera, capacità 256.000 t/a;

Alia Servizi Ambientali Spa: gassificatore Rosignano, capacità 256.000 t/a;

Alia Servizi Ambientali Spa: selezione rifiuti tessili Prato, capacità 34.000 t/a;

Alia Servizi Ambientali Spa: selezione Raee Firenze, capacità 30.000 t/a;

Alia Servizi Ambientali Spa: selezione di carta e cartone Pistoia, capacità 50.000 t/a;

Alia Servizi Ambientali Spa: produzione di prodotti chimici di base a partire da combustibile solido secondario prodotto da rifiuti urbani, attraverso gassificazione rifiuti e successivo utilizzo del gas di sintesi come materia prima per la produzione di prodotti chimici di base Empoli, capacità 192.000 t/a;

Agricola Poliziana Srl: utilizzo, nell’ambito della propria attività esistente di biodigestione di rifiuti urbani costituiti da ‘purea organica’ Montepulciano, in fase autorizzatoria, capacità 30.000 t/a;

Siena Ambiente spa: selezione multimateriale, carta e cartone/ digestione anaerobica Forsu potenziamento impianto in esercizio Asciano, già autorizzato, capacità 136.000 t/a;

Scapigliato srl: selezione manuale e meccanica mulimateriale, carta, cartone, plastica, sopravaglio da selezione meccanica indifferenziato Rosignano Marittimo, capacità 145.000 t/a;

Retiambiente spa: digestione anaerobica Massa, capacità 60.000 t/a);

Retiambiente spa: selezione meccanica RD multimateriale, carta e cartone Massa, capacità 21.000 t/a;

Retiambiente spa: digestione anaerobica Forsu e sfalci Massarosa, capacità 50.000 t/a;

Retiambiente spa: selezione meccanica RD carta e cartone Massarosa, capacità 25.000 t/a;

Retiambiente spa:  selezione meccanica RD multimateriale Massarosa, capacità 12.000 t/a;

Retiambiente spa: linea purificazione  biogas a valle del digestore anaerobico in costruzione Pontedera, capacità 44.000 t/a;

Retiambiente spa: lavaggio terre da spazzamento e vagliatura posidonia spiaggiata Cecina, capacità 30.000 t/a;

Retiambiente spa: compostiera di comunità Riparbella, capacità 80 t/a;

Retiambiente spa: selezione meccanica e sanificazione prodotti assorbenti per la persona Capannori, capacità 10.000 t/a;

Retiambiente spa: selezione meccanica e manuale di rifiuti tessili pre e post consumo Capannori, capacità 6.500 t/a;

Retiambiente spa: linee di compostaggio aerobico di sfalci e potature, fanghi civili. Selezione meccanica RD Livorno, capacità 142.800 t/a;

Retiambiente spa: selezione meccanica RD multimateriale, carta e cartone Cecina, per la produzione di materie prime seconde, capacità 45.000 t/a;

Retiambiente spa: impianto ossicombustione pressurizzato senza fiamma per il trattamento di scarti dalla selezione di RD, sottovaglio o scarti di tmb di Ru indifferenziati, percolato per la produzione di materiale vetroso per usi civili e usi industriali Peccioli, capacità 179.000 t/a;

Futura spa: digestione anaerobica Grosseto. già autorizzato, capacità 95.618 t/a;

Vetro Revet srl: trattamento vetro e multimateriale Empoli, capacità 240.000 t/a;

Manifestazioni coerenti dal punto di vista tecnico, ma per le quali la documentazione presentata non risulta pienamente rispondente ai requisiti dall’avviso:

Retiambiente spa: pirogassificazione di CSS da RU per la produzione di metanolo ed h2 Massa, manca la localizzazione puntuale, capacità 78.000 t/a;

Retiambiente spa: valorizzazione di frazioni tessili, trattamento rifiuti ingombranti, trattamento terre di spazzamento con tecnica soil washing Pisa, documentazione quasi completa (manca quadro economico), capacità 86.000 t/a;

Manifestazioni che indicano una generica disponibilità ad accogliere rifiuti urbani o derivanti dagli urbani:

Rugi srl: impianto in esercizio a Colle Val d’Elsa, capacità 10.000 t/a;

Acea Ambiente srl: impianto in esercizio a Monterotondo Marittimo, capacità 30.000 t/a;

Manifestazioni che non risultano coerenti con i requisiti tecnici previsti dall’avviso:

Semidas srl: gassificatore, pirolisi, torcia al plasma, digestore anaerobico, per la produzione di energia e metanolo, biocarburanti, scorie vetrificate presso inceneritore di Montale, capacità 65.000 t/a;

KYIE Italy spa: gassificazione rifiuti di cartiera e CSS da Ru per la produzione di energia elettrica per autoconsumo Gallicano, tecnologia di termovalorizzazione e pertanto non coerente con l’avviso, capacità 113.568 t/a;

Manifestazioni pervenute fuori dai tempi previsti:

Iren spa: coerente con le indicazioni dell’avviso ma priva di documentazione; impianto integrato di riciclo legno, carbonizzazione fanghi civili, upgrade trattamento rifiuti liquidi, vaste to chemicals pulper e plasmix, nel sito di Scarlino, capacità complessiva pari a 440.000 t/a