Elezioni, il seggio visto dal di dentro: una via di mezzo fra un “Circo Barnum” e un film di Fellini

SIGNA – Una via di mezzo fra un “Circo Barnum” e un film di Federico Fellini. In altre parole, il seggio visto dal di dentro. Una giornata di delirio, quella di ieri, per le elezioni politiche. Una giornata di delirio per chi, come il sottoscritto, ma non solo, di solito usa la penna per scrivere, […]

SIGNA – Una via di mezzo fra un “Circo Barnum” e un film di Federico Fellini. In altre parole, il seggio visto dal di dentro. Una giornata di delirio, quella di ieri, per le elezioni politiche. Una giornata di delirio per chi, come il sottoscritto, ma non solo, di solito usa la penna per scrivere, il giudizio se bene o male non dipende da me, e ieri invece l’ha adoperata per assolvere i compiti da scrutatore. Delirio per i cosiddetti tagliandi antifrode, che hanno rallentato tantissimo le operazioni di voto, con codici numerici impossibili da ripetere prima e dopo il voto. Delirio per i tantissimi cittadini che si sono presentati, fin dalle 7 della mattina, a votare. Delirio per chi, costretto a lunghe attese, non ha trovato di meglio da fare che alzare la voce e arrivare quasi alle minacce. Delirio per chi aveva perso il portafogli e pensava di averlo lasciato nella cabina del seggio. Delirio per chi, urlando “di essere un cittadino”, come se presidente di seggio e scrutatori fossimo degli extraterrestri, ha sfiorato la rissa con chi per fortuna ci ha difesi. Delirio per delle pause pranzo velocissime (non mi fa male…), compensate dalla fortuna di votare al seggio dove ero scrutatore, altrimenti sarebbe stato impossibile farlo. Delirio di nuovo per quei tagliandi sognati anche nelle poche ore di sonno di questa notte… Già perché in questo paese, anche quando si trovano delle soluzioni che magari perseguono un obiettivo nobile, oltre che importante, non sono certo, come in questo caso, di quelle che facilitano la vita a chi lo scrutatore lo fa sicuramente più per passione verso la politica che per altro… E per fortuna che i conti sono tornati praticamente fin da subito, nonostante in un momento di confusione per un totale che non era quello giusto, alcune mamme costrette ad aspettare un po’ di più per votare, intorno all’ora di cena, se avessero potuto, avrebbero scavalcato le transenne e occupato il seggio. Insomma, delle novelle “masanielle”… Poi, dopo il suono della campanella, proprio come a scuola, che ha sancito lo stop al voto, il via allo scrutinio: le schede, i conteggi, i “pacchi”, i verbali e anche qualche sorriso in più. E oggi, il ritorno alla vita normale, perché quella di ieri, a partire dalle prime notizie che si rincorrevano sulla morte di Davide Astori e che non potevano essere approfondite perché bisognava prestare la massima attenzione ai tagliandi antifrode e ai loro codici numerici, di normale, in alcuni momenti, ha avuto veramente poco. SFI02777456, questo uno dei codici, e via andare… Ma per fortuna codici e tagliandi oggi sono già un lontano ricordo…