Enzo Nigi confermato presidente di Fismo Confesercenti 

FIRENZE – Prosegue con l’assemblea di Fismo la fase elettiva 2025 di Confesercenti Firenze per il rinnovo delle categorie di rappresentanza del Sistema Confesercenti. Fismo, infatti, è la federazione che rappresenta il settore moda: designata la nuova presidenza composta da Marco Borgioli, Marco Carpignani, Francesco Catani, Marco Lavacchini, Enzo Nigi e Rachele Turrini. Per quanto […]

FIRENZE – Prosegue con l’assemblea di Fismo la fase elettiva 2025 di Confesercenti Firenze per il rinnovo delle categorie di rappresentanza del Sistema Confesercenti. Fismo, infatti, è la federazione che rappresenta il settore moda: designata la nuova presidenza composta da Marco Borgioli, Marco Carpignani, Francesco Catani, Marco Lavacchini, Enzo Nigi e Rachele Turrini. Per quanto riguarda la figura del presidente è stato confermato alla guida Enzo Nigi, titolare di uno storico negozio di abbigliamento plurimarca, da uomo, a Empoli.

Durante l’assemblea elettiva Nigi, nella sua relazione ha fatto un breve resoconto dello stato attuale del settore, dedicando ampio spazio alle azioni da portare avanti in futuro per la salvaguardia e sviluppo dell’intera categoria: “Superata la pandemia Covid, complice anche il “climate change”, con i cambiamenti climatici che si fanno sempre più sentire, il settore abbigliamento e calzature incontra grande difficoltà nel riprendersi pienamente. Occorre ripensare l’intero sistema di filiera della moda per intervenire in modo strutturale sulla crisi del settore. E’ urgente procedere ad una riforma complessiva del sistema dei saldi e vendite promozionali, con il posticipo dei primi e una conseguente modifica delle promozioni valevoli per il restante periodo dell’anno. Va rivisto tutto questo, anche, alla luce delle novità digitali e tecnologiche e soprattutto dei competitors del commercio elettronico”.

Nel corso della discussione è emerso il tema del caro affitti, che soprattutto nei centri storici ha contribuito a determinare la scomparsa delle attività plurimarca del settore moda. Concorrono a questo fenomeno anche l’impoverimento progressivo della classe media, la perdita dei posti di lavoro, la progressiva digitalizzazione dei processi aziendali. “E’ urgente addivenire quanto prima, anche, a una Web Tax  a carattere europeo. Ed a proposito di concorrenza illecita, è ancora aperto il problema del doppio prezzo nelle grandi strutture di vendita ed Outlet, – ha aggiunto Nigi – vediamo ovunque catene low cost che certo non contribuiscono a migliorare l’offerta merceologica delle città, ormai sempre più tristemente omogenee in tutta Italia. E’ importante valorizzare il tema della formazione per accedere al settore e ridare così professionalità al comparto moda. E’, inoltre, necessaria una programmazione oraria per le attività e dei controlli concreti per garantire il rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori”.

Nella discussione, infine. sono emerse varie tematiche importanti ed a riepilogo ecco un elenco degli obiettivi condivisi che devono essere al centro del lavoro: legge defiscalizzazione giacenze di magazzino, che contribuisca a dare un maggiore valore all’invenduto, corsi di formazione e sviluppo di partnership per la vendita on- line (o tramite canali social) dei prodotti, sviluppo, come Confesercenti di attività di consulenza franchising e nuove attività di successo nel settore merceologico (per esempio il “vintage”), definizione di nuovi strumenti di sostegno e credito per la partecipazione a Fiere ed eventi di settore, ampliamento degli strumenti di fidelizzazione della clientela, magari anche in una nuova  ottica di rete di impresa, nuova definizione di politiche incrocio dettaglio e produzione con particolare riferimento al “Made in Italy”, lotta all’abusivismo e alla contraffazione, organizzazione di eventi di animazione territoriale che abbiano come particolare riferimento le attività del settore, anche partendo da iniziative già messe in campo negli ultimi anni.