SIGNA – Una volta si diceva che a ogni “uscio” di Signa c’era un maglificio, spesso nato tra le mura domestiche grazie al lavoro delle donne e che poi si trasformava in una vera e propria impresa. Per raccontare questa storia, basata sulle testimonianze locali, è stato scritto un libro “Appunti di maglia” che esce domani per Polistampa. Autrici sono Terza Agnoletti, Nicoletta Battisti, Maria Anita Borgioli, Gabriella Ceccarelli, Alfina Favara, Laura Lombardi, Anna Panerati, Concetta Todaro, socie della neonata associazione culturale Exinea.
In “Appunti di maglia” si fa un salto indietro nel tempo agli anni ’40: dopo la lunga storia della paglia e del cappello, fecero il loro ingresso nell’economia signese i primi maglifici. I manufatti in lana, spesso frutto del lavoro domestico, entrarono a far parte progressivamente del vivere quotidiano fino a rappresentare, intorno agli anni ’80, il più importante fattore di sviluppo economico e sociale del territorio. Molte imprese di maglieria erano state fondate o dirette da donne già impiegate nella produzione di cappelli e borse di paglia, e donne erano la maggior parte delle lavoratrici. Molte di esse sono tra le autrici del libro, e offrono nei loro interventi una preziosa testimonianza sulla nascita e lo sviluppo delle imprese sorte nel periodo del boom economico, ricostruendo così il clima sociale e culturale dell’epoca. “La conoscenza del passato – scrive nel suo testo introduttivo il sindaco di Signa Alberto Cristianini – in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo, arricchirà la memoria e offrirà l’opportunità di individuare le radici culturali del nostro territorio che, opportunamente, si alimentano di nuova linfa per diventare origine di nuovi fenomeni e tradizione”.
Di “Appunti di maglia” l’associazione Exinea ne ha parlato anche alla trasmissione live stream di Piananotizie e SestoTv “Il tè del venerdì” dell’8 marzo scorso in occasione della presenza di alcune delle associate.