Eventi, Confartigianato Firenze: “Estate 2021 di matrimoni, ma mancano coppie straniere”

FIRENZE – E’ ripartito dal mese di luglio 2021 il settore degli eventi a Firenze, in modo particolare quello dei matrimoni. Tuttavia siamo ancora lontani dai livelli pre Covid, anche per la mancanza delle coppie straniere che prima delle restrizioni per la pandemia prediligevano la Toscana per il gran giorno. E’ questo il quadro fatto […]

FIRENZE – E’ ripartito dal mese di luglio 2021 il settore degli eventi a Firenze, in modo particolare quello dei matrimoni. Tuttavia siamo ancora lontani dai livelli pre Covid, anche per la mancanza delle coppie straniere che prima delle restrizioni per la pandemia prediligevano la Toscana per il gran giorno. E’ questo il quadro fatto da Ivonia Apicella, vice-presidente Confartigianato Eventi Firenze al termine di una stagione che ha regalato una boccata d’ossigeno al comparto. 

“La maggior parte degli eventi che stiamo seguendo – spiega Apicella – sono matrimoni, soprattutto di coppie locali o al limite europei. Sono ancora pochi, per esempio, gli americani che riescono a venire per sposarsi e con numeri di invitati molto inferiori al pre-Covid. Così come gli inglesi che dopo l’introduzione dell’obbligo di quarantena da e per l’Italia, hanno preferito rimandare se non addirittura cancellare il matrimonio, magari dopo 2 o 3 rinvii”. In generale, spiega Apicella, “abbiamo registrato un ridimensionamento delle cerimonie e nel numero dei presenti, tuttavia da luglio a settembre abbiamo lavorato molto, ma non siamo ancora a pieno regime”. 

Di pari passo con la ripresa del comparto wedding è emersa però una criticità che riguarda le figure professionali necessarie all’organizzazione del fatidico ‘sì’. “In questo momento si fa fatica a trovare il personale, ad esempio, per il catering, per il settore luci e audio, per l’allestimento. Sono tutte figure professionali che si attivano nel periodo estivo e magari durante il blocco imposto dal Covid hanno cercato un altro lavoro o si sono spostati altrove. Anche per questo motivo – conclude Apicella – la ripartenza non è scontata, né tantomeno semplice, ma sono ottimista e sono convinta che quando la mole di lavoro tornerà ai livelli pre-Covid il comparto riuscirà a riorganizzarsi anche sotto questo aspetto”.