Ex caserma dei Carabinieri: il 15 maggio partono i lavori per il Museo civico

SIGNA – Un museo multimediale, sulla scia, facendo le dovute proporzioni, di quanto fatto con il museo Ferragamo a Firenze. Stiamo parlando di quella che sarà a tutti gli effetti la sede del Museo civico di Signa, l’ex caserma dei Carabinieri di viale Mazzini, al cui interno troverà posto anche il Museo della paglia e […]

SIGNA – Un museo multimediale, sulla scia, facendo le dovute proporzioni, di quanto fatto con il museo Ferragamo a Firenze. Stiamo parlando di quella che sarà a tutti gli effetti la sede del Museo civico di Signa, l’ex caserma dei Carabinieri di viale Mazzini, al cui interno troverà posto anche il Museo della paglia e dell’intreccio Domenico Michelacci. E’ ormai imminente, infatti, la data di inizio dei lavori di ristrutturazione, il prossimo 15 maggio, per un intervento reso possibile grazie alle risorse che il Comune ha ottenuto attraverso il Bando per le periferie del Governo, coordinato a livello locale dalla Città Metropolitana di Firenze. Il progetto di riqualificazione architettonica e funzionale dell’edificio ammonta a oltre un milione di euro, una parte dei quali, 622.000 euro, finanziati con soldi statali e il resto con risorse del Comune. L’intervento è profondamente legato alla storia di Signa: oltre al Museo della paglia, che occuperà il primo piano e il piano terra dell’edificio, sempre al piano terra sarà ricavato uno spazio per le numerose esposizioni temporanee che vengono realizzate a Signa. Il piano interrato, invece, che un tempo era riservato anche ai garage, ospiterà i depositi del museo e quello che è stato definito “Antiquarium”, ovvero tutto ciò che fa riferimento a quello che era il Gruppo archeologico signese. “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore alla cultura Giampiero Fossi – è quello di arrivare all’anno prossimo con la fine dei lavori, in modo che nei mesi successivi sia possibile completare lo spostamento del Museo della paglia e dei tantissimi oggetti custoditi attualmente in via degli Alberti”. Spostamento che consentirà di ampliare i locali a disposizione della biblioteca all’interno della ex Gimasa (“Finalmente avremo una biblioteca degna di un Comune di 20.000 abitanti”, ha aggiunto Fossi) e realizzare al tempo stesso un parcheggio “acquisendo – ha concluso – una parte di Villa Tempesti”. Tornando per un attimo all’ex caserma dei carabinieri, l’edificio, costruito dal popolo di Signa, dopo la seconda guerra mondiale fu trasferito al Demanio e utilizzato per altri scopi. I cittadini furono allora costretti a costruire un’altra casa del popolo. La svolta per la ristrutturazione del “vecchio” edificio è arrivata negli ultimi mesi.