Faltoni (Pd): “Rischio idraulico, per la prevenzione a Prato servono 156 milioni. Comuni e sindaci lasciati soli dal Governo” 

PRATO – “Il consiglio straordinario di oggi rappresenta un momento fondamentale per il futuro della nostra città. Il territorio pratese, lo ricordo, necessita di oltre 156 milioni di euro per realizzare le opere indispensabili alla prevenzione del rischio idraulico alla luce dei cambiamenti climatici. Una cifra impossibile da sostenere per qualunque amministrazione comunale”: lo dice […]

PRATO – “Il consiglio straordinario di oggi rappresenta un momento fondamentale per il futuro della nostra città. Il territorio pratese, lo ricordo, necessita di oltre 156 milioni di euro per realizzare le opere indispensabili alla prevenzione del rischio idraulico alla luce dei cambiamenti climatici. Una cifra impossibile da sostenere per qualunque amministrazione comunale”: lo dice Monia Faltoni, capogruppo Pd in consiglio comunale, che poi entra nel merito della questione. “Una situazione aggravata dal taglio di 16 miliardi di euro dei fondi Pnrr sul dissesto idrogeologico operato dal Governo Meloni, che ha privato i territori degli strumenti necessari per la prevenzione. Serve un piano strategico nazionale, con risorse finanziarie e tecniche adeguate. Mi spingo a dire che servirebbe una strategia a livello europeo, perché quello che stiamo vivendo è un problema globale, come dimostrano i recenti eventi in Spagna e nell’Est Europa. Non possiamo più permetterci di affrontare queste emergenze in ordine sparso. Quello che oggi stona è l’assenza dei rappresentanti del Governo. I ministri Musumeci e Pichetto Fratin non sono presenti e non hanno mandato neppure un loro rappresentante”.

Per poi aggiungere: “I Comuni e i sindaci sono lasciati soli ad affrontare sfide che vanno ben oltre le loro possibilità. Solo la Regione Toscana ci ha supportato, ma con mezzi limitati, perché senza risorse governative non si può intervenire né velocemente né efficacemente. Le tre mozioni che portiamo oggi in consiglio dimostrano la volontà di Prato di guardare avanti, di pianificare interventi concreti, di non dimenticare le vittime dell’alluvione. Ma senza un sostegno concreto da Roma, senza una visione nazionale del problema, rischiamo di trovarci impreparati di fronte alla prossima emergenza. Voglio infine ringraziare la Protezione civile, i volontari e tutte le associazioni del territorio che in questi mesi non hanno mai fatto mancare il loro supporto alla nostra comunità e che hanno dato un contributo fondamentale nei momenti dell’emergenza. La loro presenza e il loro impegno sono stati e continuano a essere centrali nell’affrontare le sfide che abbiamo davanti”.