Festa del ferroviere: i piccoli musei sono narratori dei luoghi

SIGNA – I piccoli musei sono narratori dei luoghi. Mutuando il tema di un’iniziativa che la prossima settimana riguarderà il Trentino, si può tranquillamente affermare che il museo di oggettistica ferroviaria “Galileo Nesti” lo sta facendo fin dal primo giorno della sua apertura. Anzi, fin da quando Salvatore Leoni, presidente dell’associazione ferrovieri “Galileo Nesti onlus” […]

SIGNA – I piccoli musei sono narratori dei luoghi. Mutuando il tema di un’iniziativa che la prossima settimana riguarderà il Trentino, si può tranquillamente affermare che il museo di oggettistica ferroviaria “Galileo Nesti” lo sta facendo fin dal primo giorno della sua apertura. Anzi, fin da quando Salvatore Leoni, presidente dell’associazione ferrovieri “Galileo Nesti onlus” lanciò l’idea quasi dieci anni fa. Un’idea che si è concretizzata nel 2010 con l’apertura del museo al primo piano della stazione ferroviaria di Signa e che è stata ribadita con forza anche oggi in occasione del consueto appuntamento con la “Festa del ferroviere”. La data canonica è sempre quella del 3 ottobre e anche se quest’anno, per motivi organizzativi, è stata spostata al sabato successivo, la ricorrenza è stata celebrata sempre in grande stile, con tanti ex ferrovieri ancora una volta protagonisti sorridenti in quello stesso “scenario” che in passato li aveva visti in divisa, lungo i binari o in ufficio. Un momento per ritrovarsi e ricordare anni contraddistinti da valori importanti e che purtroppo, con il passare del tempo, si sono un po’ dispersi. Concetti ribaditi con forza dallo stesso Leoni: “Il prossimo obiettivo è la riapertura del museo”, che attualmente è chiuso per lavori di ristrutturazione. “E’ merito di questo signore (riferendosi a Salvatore Leoni, n.d.r.) – ha detto il sindaco Alberto Cristianini – e di chi collabora con lui se al museo e in giornate come questa le presenze sono sempre confortanti. Da parte nostra possiamo garantire l’impegno dell’amministrazione comunale a mantenere con i fatti quanto promesso sette anni fa in occasione dell’apertura del museo. Un legame che si è rafforzato con il passare del tempo, che ha portato quella di Signa a piazzarsi fra le cinquanta più importanti stazioni della nostra regione nella speranza che tutti gli interventi allo studio e preposti al miglioramento dello stato delle cose in questa zona possano andare a buon fine. Penso per esempio all’ampliamento del parcheggio scambiatore che continuerà a essere gratuito e potrà dare risposte importanti ai residenti e ai pendolari”. “Desidero esprimere – ha detto il consigliere regionale Paolo Bambagioni – la mia gratitudine a Salvatore e ai membri dell’associazione, che riescono a fare tante cose in un momento di difficoltà per l’amministrazione pubblica”. “Siamo nel cuore delle Signe – ha aggiunto l’assessore alla cultura Giampiero Fossi – grazie al mondo ferroviario e a chi crede ancora in questi valori”. Insieme a loro anche l’assessore Marinella Fossi, il vice-sindaco di Lastra a Signa Leonardo Cappellini e gli ex direttori compartimentali della stazione di Firenze Santa Maria Novella, Angelo Pezzati e Alfredo Ramponi.