“Festa della Toscana”: don Momigli e l’Imam di Firenze a confronto

SIGNA – Fra pena di morte e difesa dei diritti, fra differenze da superare e come si può fare per arrivare a una vera e propria “città plurale”: questi, in estrema sintesi, alcuni dei punti  discussi ieri sera all’iniziativa organizzata dai Comuni di Signa e Lastra a Signa nei locali dell’ex tiro a volo in […]

SIGNA – Fra pena di morte e difesa dei diritti, fra differenze da superare e come si può fare per arrivare a una vera e propria “città plurale”: questi, in estrema sintesi, alcuni dei punti  discussi ieri sera all’iniziativa organizzata dai Comuni di Signa e Lastra a Signa nei locali dell’ex tiro a volo in occasione dell’edizione 2016 della “Festa della Toscana”. “Pena di morte: oggi cosa significa?”, questo il tema dell’incontro, che dopo i saluti introduttivi dei rispettivi presidenti del consiglio, Paola Bettarini e Gemma Pandolfini, ha visto gli interventi di Alessandro Lo Presti (Ufficio del Gabinetto della presidenza del consiglio regionale), don Giovanni Momigli e Izzedin Elzir (Imam di Firenze) . “Viviamo in uina società – ha detto don Momigli – in cui legalità e legittimità spesso rischiano di confondersi mentre al contrario c’è la necessità di riscoprire una dimensione più umana, tuttavia senza abbassare la guardia. Ugualmente il concetto di giustizia e il concetto di pace non posso essere slegati dal concetto di speranza”. Netto anche il suo giudizio sul concetto di comunità: “Non c’è dubbio che lo spirito di comunità e il senso di appartenenza, rispetto a qualche decennio fa, oggi, per usare un eufemismo, siano più rarefatti”. “Le differenze – ha detto Izzedin Elzir – sono una risorsa mentre troppo spesso si pensa a cancellarle. Non può esserci un’unica religione e proprio per questo motivo è necessaria una legge che ne tuteli la libertà”. “Al tempo stesso – ha aggiunto – il perdono è più importante della vendetta ma è indispensabile un progetto culturale  significativo, un progetto che consenta di aiutare i paesi che non fanno parte dell’occidente ma partendo proprio da qui, dall’occidente”. Concetti sottoscritti anche dal sindaco di Signa, Angela Bagni, e dal vice-sindaco Signa di Signa, Sara Ambra, che hanno concluso la serata (presenti anche gli assessori Giampiero Fossi e Marinella Fossi).