Firenze, rischio trasferimento per le officine delle ferrovie. L’allarme del sindacati raccolto dalle Commissioni consiliari di Palazzo Vecchio

FIRENZE – Nella giornata di ieri, mercoledì 13 aprile, le commissioni del Comune di Firenze (3 Urbanistica, 6 Ambiente e mobilità e 9 Lavoro), riunitesi in sessione comune, hanno ascoltato i sindacati confederali delle categorie dei trasporti, che hanno esposto la grave situazione che si sta delineando per l’Officina Omc di Firenze Osmannoro e per […]

FIRENZE – Nella giornata di ieri, mercoledì 13 aprile, le commissioni del Comune di Firenze (3 Urbanistica, 6 Ambiente e mobilità e 9 Lavoro), riunitesi in sessione comune, hanno ascoltato i sindacati confederali delle categorie dei trasporti, che hanno esposto la grave situazione che si sta delineando per l’Officina Omc di Firenze Osmannoro e per gli uffici della Direzione tecnica di Trenitalia a Firenze. “Ancora una volta – si legge in una nota di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti della Toscana – ci troviamo a dover contrastare la politica di dismissione delle attività produttive presenti in Toscana che il gruppo FSI mette in atto da anni. Pur essendo una delle più grandi regioni a livello nazionale e nonostante la Toscana sia geograficamente in posizione ottimale, le scelte politico-industriali di gruppo FSI continuano a prevedere chiusure di impianti e perdite di attività”.

“Ancora una volta, invece di investire nel nostro territorio, – aggiungono – si decide di indirizzare risorse economiche e nuova occupazione verso altre regioni. Tale decisione contrasta con i presupposti ed i progetti di sviluppo con i quali nacque il polo manutentivo di Osmannoro, attraverso ingenti risorse economiche pubbliche. Questo percorso di progressivo abbandono di attività nella nostra regione contraddistingue le Ferrovie da più di quindici anni ed è necessario pertanto una forte sinergia tra organizzazioni sindacali e politica al fine di invertire questa tendenza.
Questi gli argomenti che le organizzazioni sindacali hanno portato alla conoscenza delle commissioni, annunciando di non potere accettare una ulteriore perdita produttiva ed occupazionale della nostra regione. La Toscana non può e non deve essere considerata, dal gruppo FSI, come un territorio di passaggio dove si prende ciò che interessa, e poi si scappa. Pretendiamo investimenti, risorse e la degna considerazione di una regione come la Toscana strategicamente e potenzialmente rilevante anche per lo scenario nazionale”.

“Alla luce di ciò le Commissioni riunite – concludono – hanno approvato all’unanimità la Risoluzione numero 388-22, in cui si chiede di salvaguardare la presenza e la piena funzionalità dei servizi attualmente effettuati ad Osmannoro con la conferma degli impegni già precedentemente assunti da FS, sia in merito allo sviluppo e consolidamento dell’officina manutenzione ciclica di Osmannoro, nonché alla struttura ingegneristica di viale Lavagnini, e si invita la Regione ad attivare un confronto con Trenitalia in merito alle questioni afferenti le prospettive di sviluppo e valorizzazione del Polo tecnologico e ferroviario dell’Osmannoro al fine di salvaguardare la presenza e la piena funzionalità dei servizi attualmente effettuati ad Osmannoro e agli investimenti tecnologici necessari per il pieno utilizzo di una struttura così qualificata ed importante anche in termini occupazionali per il nostro territorio. La Risoluzione, oggi approvata, sarà portata in Consiglio comunale alla prima seduta utile. Le commissioni hanno dato la loro disponibilità, garantendo la loro fattiva opera per invertire le scellerate scelte che il gruppo FSI/Trenitalia sta operando a Firenze e in Toscana”.