Forza Italia incontra la sezione controllo della Corte dei Conti

CAMPI BISENZIO – Richiesto da Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio per fare luce sulla situazione dei conti del Comune di Campi Bisenzio, si è tenuto l’incontro con la sezione controllo della Corte dei Conti della Toscana. Presso l’ufficio di via dei Servi a Firenze, insieme a Gandola era presente anche […]

CAMPI BISENZIO – Richiesto da Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio per fare luce sulla situazione dei conti del Comune di Campi Bisenzio, si è tenuto l’incontro con la sezione controllo della Corte dei Conti della Toscana. Presso l’ufficio di via dei Servi a Firenze, insieme a Gandola era presente anche Elisa Lotti, coordinatrice comunale azzurra. “Come era ovvio fin dal principio – dice Gandola – la sezione controllo della Corte dei Conti ha confermato tutte le irregolarità accertate recentemente con la dura pronuncia adottata e ha manifestato di attendere, entro e non oltre 60 giorni dal recepimento della stessa, la necessaria adozione di interventi correttivi che ripristino l’equilibrio finanziario. Nello specifico, il Comune di Campi nelle prossime settimane dovrà provvedere al finanziamento del disavanzo di amministrazione come determinato al termine dell’esercizio 2016”.

Nel merito sono due le considerazioni di Forza Italia. “Come è già emerso – spiega Gandola – l’errata rappresentazione dei risultati di bilancio negli esercizi 2015 e 2016 deriva da una errata quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità in quanto per il loro calcolo non sono stati utilizzati correttamente i principi contabili previsti dal legislatore. Per questo sono da confermare i rilievi della Corte che ha accertato un disavanzo effettivo pari a 6,2 milioni di euro per il 2015 e a 4,3 milioni di euro per il 2016. Con discostamenti rispetto ai risultati rappresentati dall’ente nei propri bilanci pari a circa 690.000 Euro per il primo anno e di circa 128.000 Euro per il secondo”.

A tutto ciò deve essere aggiunta la rilevazione di una non corretta rappresentazione del fondo pluriennale vincolato che non è stato correttamente rappresentato nella sua evoluzione, tanto da indurre la Corte a descrivere tale fatto come una “irregolarità non trascurabile poichè da un lato sottende alla presenza di procedure contabili non corrette e non veritiere e dall’altro vanifica le finalità delle operazioni di rendiconto che sono appunto quelle di rappresentare, con dati contabili certi e veritieri, il risultato della gestione e dell’azione amministrativa”. Non va inoltre dimenticato che il riaccertamento straordinario svolto nel 2015, che il sindaco durante lo scorso consiglio comunale ha descritto come una scelta svolta in modo discrezionale da parte della sua amministrazione per iniziare una nuova gestione finanziaria dell’ente, deriva, invece, da un obbligo legislativo specifico. Non si tratta quindi di un’operazione discrezionale. Tale riaccertamento ha dimostrato, una volta di più, come la maggioranza politica che ha guidato e guida tuttora il Comune di Campi Bisenzio ininterrottamente dalla nascita della Repubblica, negli anni precedenti abbia gestito le casse comunali in modo a dir poco “allegro”, tanto che il disavanzo extra deficit accertato è stato di – 6,4 milioni di euro”.

“Per quanto attiene al superamento del livello massimo di indebitamento la situazione è ancora più grave. Si tratta del superamento di uno dei dieci parametri di deficitarietà strutturale previsti dalla normativa vigente. Come accertato dalla Corte dei Conti, dunque, il Comune di Campi vanta debiti di finanziamento superiori al 150% rispetto alle entrate correnti e tale situazione, già di per sé preoccupante, è aggravata dal fatto che il nostro ente ha previsto l’ulteriore accensione di mutui per finanziare il piano triennale delle opere pubbliche recentemente approvato in consiglio comunale. L’amministrazione comunale ha previsto, infatti, l’accensione di nuovi mutui pari a 865.000 nel 2019 e 560.000 euro per l’anno 2020”. A fronte di tutte queste evidenze incontrovertibili e accertate da un ente terzo ed indipendente come la Corte dei Conti, non è accettabile che il sindaco Fossi paventi “risanamenti eccellenti delle casse comunali”.