Forza Italia: “La Gandhi? Una scuola “giovane” ma con tanti problemi”

CAMPI BISENZIO – Dove sono le lampade d’emergenza nel caso venga a mancare la luce? E i giochi nel giardino esterno? E la mensa? Queste alcune delle che si sono posti i consiglieri di Forza Italia recandosi a visitare la scuola dell’infanzia Mahatma Gandhi di via Erbosa a San Donnino. “Quella presa in esame – […]

CAMPI BISENZIO – Dove sono le lampade d’emergenza nel caso venga a mancare la luce? E i giochi nel giardino esterno? E la mensa? Queste alcune delle che si sono posti i consiglieri di Forza Italia recandosi a visitare la scuola dell’infanzia Mahatma Gandhi di via Erbosa a San Donnino. “Quella presa in esame – hanno detto il capo gruppo Paolo Gandola e Chiara Martinuzzi – è una una scuola di recente costruzione ma che presenta un’infinità di problemi. Innanzitutto problemi di progettazione e di costruzione. Non sono stati fatti neanche i lavori minimi per evitare le infiltrazioni e a contrastare l’umidità che risale dal terreno, che ha danneggiato l’intonaco con tanto di muffa sulle pareti”. E ancora: “Stiamo parlando di una scuola dell’infanzia eppure nel giardino esterno non c’è alcuna traccia di giochi per i bambini. E dal punto di vista della sicurezza? Abbiamo verificato che le luci di emergenza sono completamente non funzionanti, a volte addirittura assenti. Le insegnanti ci hanno confermato che ormai da un anno le luci d’emergenza risultano in attesa di manutenzione e totalmente inattive”.

Ma i problemi continuano: “Anche in questa scuola manca la linea Internet che invece sarebbe particolarmente utile per l’espletamento delle più varie attività del corpo docente e, fatto ancora più grave, non c’è alcuno spazio dedicato alla mensa. Anche tutto questo risulta davvero assurdo. Si tratta di una delle scuole di più recente costruzione presente a Campi Bisenzio e nella fase progettuale sono stati commessi molteplici errori. Sono state realizzate aule con i muri “a onda” che impediscono un corretto arredo della struttura. Tutto ciò è davvero imbarazzante e meriterebbe di richiamare alle proprie responsabilità chi a suo tempo pensò, progettò e realizzò l’edificio”.

Gandola e la Martinuzzi si sono soffermati a parlare con gli insegnanti: “Durante il colloquio con il personale docente, siamo venuti a conoscenza di un fatto grave successo durante il passato anno scolastico quando, in un’aula, è caduta improvvisamente la plafoniera di un impianto di illuminazione, “per fortuna” quando la classe era vuota. Una copertura che  l’amministrazione non ha più provveduto a reinstallare”.

E infine: “Anche in questa scuola gli spazi sono già tutti saturi. Da quattro classi previste in origine, in seguito all’aumento della popolazione scolastica, sono state attivate sei classi, determinando una forte compressione degli spazi che rendono sicuramente meno agevole il lavoro degli insegnanti e soprattutto meno agevole il movimento dei bambini. Da parte nostra  chiederemo interventi urgenti all’amministrazione, che quest’anno ha deciso di destinare, nell’ambito del bilancio partecipato,  15.000 euro per la sistemazione del vialetto di accesso della scuola, lavoro che è stato effettivamente realizzato”.