Forza Italia sulle nomine degli scrutatori: “Un pasticcio firmato M5S”

CAMPI BISENZIO – Forza Italia interviene sulla vicenda delle nomine degli scrutatori sollevata dal Movimento 5 stelle precisando “che è la stessa legge ad aver previsto il meccanismo della nomina degli scrutatori sulla base delle indicazioni fornite dai partiti, affinché  tutti i gruppi politici siano rappresentati nel seggio e affinché vi sia la garanzia della […]

CAMPI BISENZIO – Forza Italia interviene sulla vicenda delle nomine degli scrutatori sollevata dal Movimento 5 stelle precisando “che è la stessa legge ad aver previsto il meccanismo della nomina degli scrutatori sulla base delle indicazioni fornite dai partiti, affinché  tutti i gruppi politici siano rappresentati nel seggio e affinché vi sia la garanzia della correttezza delle operazioni di scrutinio rendendo possibile una sorta di collegio elettorale neutro e dunque non politicamente sbilanciato a favore di una sola forza  politica, spetta ovviamente alla commissione elettorale assumere indicazioni in merito”. Forza Italia sottolinea che il consigliere del M5S Rigacci “siede in rappresentanza dell’intera opposizione e non unicamente del suo gruppo consiliare in seno alla commissione elettorale” e nonostante ciò ha, dice Paolo Gandola, “assunto decisioni che non possono trovare dal nostro gruppo alcun apprezzamento”.
“Ferma restando la scelta di privilegiare gli under 35 avremo preferito che la commissione elettorale – continua Gandola – decidesse di riservare alcuni posti sui 156 disponibili per gli ultra 35enni, anch’essi vittime” della disoccupazione.
“La scelta del consigliere Rigacci di procedere ad un fantomatico sorteggio svolto tra l’altro non in seno alla commissione elettorale – si legge in una nota di Forza Italia – non riconosce alcuna premialità e non effettua alcuna selezione tra la massa dei cittadini iscritti all’albo degli scrutatori. Al contempo la scelta dei membri di maggioranza di procedere alla nomina dei solo under 35 che tra l’altro molto spesso si ritrovano a vivere ancora nelle proprie famiglie d’origine, discrimina tutta quella fascia di popolazione che rappresenta i cd nuovi poveri”.