Forza Italia: “Viabilità, no alla politicizzazione di una battaglia giusta”

LASTRA A SIGNA/SIGNA – No alla politicizzazione di una battaglia giusta, no al movimentismo a tutti i costi. Si può sintetizzare così la posizione espressa da Forza Italia, per voce del coordinatore provinciale e consigliere comunale a Lastra a Signa Paolo Giovannini, del capo gruppo, a Signa, Gianni Vinattieri (insieme a Rinasce Signa) e del […]

LASTRA A SIGNA/SIGNA – No alla politicizzazione di una battaglia giusta, no al movimentismo a tutti i costi. Si può sintetizzare così la posizione espressa da Forza Italia, per voce del coordinatore provinciale e consigliere comunale a Lastra a Signa Paolo Giovannini, del capo gruppo, a Signa, Gianni Vinattieri (insieme a Rinasce Signa) e del coordinatore comunale azzurro lastrigiano Claudio Becagli. La questione sollevata dai tre esponenti politici riguarda la manifestazione di giovedì 24 gennaio per il nuovo ponte sull’Arno. Non tanto nel fine ma nel merito, dopo che nel volantino che pubblicizza l’iniziativa, insieme a quella del Comitato nuovo ponte per la Piana, sono comparse anche la “firme” del Presidio no inceneritore no aeroporto e del Comitato no aeroporto di Campi Bisenzio.

“Forza Italia – ha spiegato Giovannini – è sempre stata in prima linea per trovare una soluzione ai numerosi problemi di viabilità, sia a Lastra a Signa che a Signa. Per noi la soluzione migliore era la variante a via Livornese ma siamo sempre stati propositivi anche verso altre ipotesi. Contemporaneamente, però, la nostra posizione è sempre stata favorevole anche allo sviluppo dell’aeroporto, un’opera che per Firenze è indispensabile. Allo stesso tempo, anche se la protesta dei cittadini ci trova d’accordo, ritengo non si possa esimere dalla politica per risolvere determinati problemi. E dire sì alla strada e contemporaneamente no all’aeroporto vuol dire strumentalizzare un problema che non sussiste da ora ma da decenni. E per il quale ben poco è stato fatto dalle varie amministrazioni che si sono succedute sui territori”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Vinattieri, che ha aggiunto: “Siamo sempre stati favorevoli a una soluzione di attraversamento viario, anche la Bretella, che sinceramente era la meno realistica delle ipotesi. Adesso scopro che sono tutti favorevoli alla Bretellina, anche chi in precedenza non la vedeva di buon occhio. Personalmente, poi, ho sostenuto anche l’esposizione dei lenzuoli di protesta e la manifestazione di giovedì. In questo contesto, però, si sono saldati elementi che non ci appartengono, e dai quali prendiamo le distanze, come i vari comitati e presidi che, di fatto, non c’entrano nulla con quella che è una battaglia trentennale. E collegare il problema della viabilità nelle Signe alle questioni legate al Masterplan è fuorviante”.

Infine, è la volta di Claudio Becagli, che certo “non le manda a dire”: “Sulla questione della viabilità, per noi da sempre prioritaria, abbiamo sollecitato in più di un’occasione anche la cittadinanza ma, forse anche per colpa nostra, non abbiamo mai trovato il riscontro necessario. Noi, non essendo tecnici del settore, non sappiamo se è meglio il ponte o il tunnel; sappiamo solo che bisogna trovare una soluzione, anche con le opere necessarie per lo sviluppo del territorio.  Mentre nella manifestazione di giovedì si vanno a fondere quelli che dicono no a tutto con quelli che chiedono un’opera in più. Era necessario, quindi, prendere le distanze da precise strumentalizzazioni e da battaglie che non ci appartengono. Anzi, noi teniamo distinte le battaglie proprio perché le battaglie sono distinte”.