SIGNA – Il Partito della Rifondazione Comunista c’è e non va in letargo”. Francesco Draghi, candidato sindaco alle recenti elezioni amministrative, sintetizza così quella che è una “dichiarazione di intenti per il futuro”, unendola a “due semplici proposte”. “Riflettiamo sul dato principale emerso dalle recenti elezioni comunali, – spiega – al primo turno 5.641 cittadini di Signa non sono andati a votare, al ballottaggio sono saliti a 7.874. Chiedresi se l’astensionismo ha danneggiato o favorito il proprio schieramento politico è per certi versi assurdo, per altri versi consolatorio e superficiale. La verità nuda e cruda è che tantissimi cittadini esprimono un rifiuto netto di una politica fatta di personalismi esasperati, di uomini e donne soli al comando; di un’importanza estrema attribuita agli interessi economici della più piccola corporazione e a nessuna importanza attribuita alle condizioni di vita di larghe masse popolari; ai continui e frequenti cambiamenti di fronte e di posizione politica, vantati come fine intelligenza politica e non bollati per quello che sono ovvero semplice trasformismo. Questo noon solo su Signa, ma anche a livello nazionale”.
Per questi motivi il Partito della Rifondazione Comunista “intende fin d’ora rendere note le proprie intenzioni: portare il confronto sui diversi temi fra le persone e non solo fra gli “addetti ai lavori”; decidere senza attribuire a nessuno decisioni che competono al collettivo; dialogare con tutti coloro che esprimono posizioni democratiche e antifasciste; tessere rapporti unitari a sinistra, a partire dai Progressisti per Signa; interloquire con tutti i soggetti che rappresentano interessi popolari.
Stare sulla concretezza dei problemi, sia sulle questioni locali che nazionali; organizzare la cittadinza pe ridare ad essa la soddisfazione di conquistarsi dei diritti”.
“A quest’ultimo – conclude – proposito formuliamo subito due proposte rivolte alla nuova amministrane comunale: mettere in atto le misure di bilancio necessarie per reintrodurre la soglia di esenzione dall’Addizionale Irpef per i redditi fino a 13.000 euro, al tempo stesso attuare il principio costituzionale della progressività dell’imposta adottanto aliquote diverse per scaglioni di reddito; istituire come Comune di Signa o anche in forma associata con altri comuni uno Sportello Donna, che in forma laica e in collaborazione con l’associazionismo femminile e le organizzazioni sociali del territorio, possa svolgere un ruolo fondamentale per la tutela dei diritti delle donne. Queste proposte non nascono solo dall’esigenza di rispondere a necessità sociali, ma anche a quella di recuperare la distanza fra cittadine e cittadini e istituzione comunale. Abbiamo tirato il “sasso in piccionaia” come si usa dire, ora il dibattito è aperto”.