SIGNA – Il consiglio comunale di Signa ha approvato ieri, con i soli voti della maggioranza, la nuova delibera sul regolamento Tarci. Delibera che il gruppo consiliare di Fratelli di Signa definisce “controversa” e alla quale i consiglieri Marco Colzi (capo gruppo, nella foto), Mauro Golini e Luigi Forte, hanno votato “convintamente contro”, parlando di un atto “imposto dall’alto, inemendabile nei contenuti e non trasparente nei costi, del quale la maggioranza si è assunta la piena e totale responsabilità politica di fronte alla città”.
Il provvedimento, come evidenziato in aula da Fratelli di Signa, “non nasce da una discussione interna al nostro Comune, ma è un pacchetto preconfezionato e “blindato” proposto da Alia e ATO Toscana Centro. Ci è stato chiesto di votare a scatola chiusa. Il consiglio comunale è stato di fatto esautorato dalla sua funzione legislativa, non potendo apportare alcuna modifica a un regolamento che impatterà pesantemente sulle tasche dei signesi. Il tutto senza che ci venisse fornita alcuna simulazione chiara e trasparente sull’effettivo impatto tariffario”.
Per entrare nel merito della delibera, i tre consiglieri, in una nota, spiegano: “In apertura di seduta, è stata presentata una questione pregiudiziale per bloccare la discussione, sottolineando come fosse inopportuno e lesivo per la democrazia discutere un atto non emendabile. La richiesta è stata respinta dalla maggioranza. Successivamente è stata richiesta una questione sospensiva per ottenere un rinvio della discussione, al fine di acquisire quegli elementi di valutazione sui costi che la giunta non ha fornito e di aprire il dibattito anche alla cittadinanza. Anche questa richiesta è stata respinta dalla maggioranza. La linea della maggioranza, ribadita più volte in aula, è stata netta: “Chi vince le elezioni decide”. Sostenendo che l’adeguamento al nuovo sistema Taric fosse parte del loro programma elettorale, votato dalla maggioranza dei signesi, hanno esplicitamente e convintamente rivendicato la scelta, assumendosi così, in modo inequivocabile, la piena e totale responsabilità politica di questa decisione e di tutte le sue future conseguenze”.
“La loro giustificazione, “chi vince decide”, è la negazione del dialogo e del buon governo. Ora sono loro, e solo loro, a dover rispondere ai cittadini quando le bollette aumenteranno, quando la gestione dei rifiuti diventerà più complicata e quando le sanzioni ingiuste colpiranno le famiglie, soprattutto quelle più anziane e fragili. Questa decisione comporterà per i signesi un sistema di tassazione dei rifiuti più complesso, un inevitabile aumento dei costi a causa della nuova metodologia di calcolo e un regime di sanzioni sproporzionato. Un mix che rischia di aggravare, anziché risolvere, il problema degli abbandoni sul territorio. Fratelli di Signa continuerà a vigilare e a denunciare gli effetti di questa scelta, rimanendo, come sempre, unicamente dalla parte dei cittadini”.