Gandola (FI): “Il 70% degli atti del Comune ha ricevuto rilievi”

CAMPI BISENZIO – “Niente da fare anche stavolta. Ancora una volta i risultati emersi sono stati negativi per il nostro ente e non possono che destare forte preoccupazione e sconcerto”. Si esprime così Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, dopo aver letto la nuova relazione obbligatoria sul controllo successivo di regolarità […]

CAMPI BISENZIO – “Niente da fare anche stavolta. Ancora una volta i risultati emersi sono stati negativi per il nostro ente e non possono che destare forte preoccupazione e sconcerto”. Si esprime così Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, dopo aver letto la nuova relazione obbligatoria sul controllo successivo di regolarità amministrativa riguardante il primo e il secondo semestre 2016. “Così come previsto dal Testo unico degli enti locali, il segretario generale del Comune di Campi – continua Gandola – ha provveduto a svolgere il controllo successivo di regolarità amministrativa volto a monitorare la correttezza delle procedure e degli atti adottati nel Comune di Campi Bisenzio, rilevandone la legittimità o eventuali scostamenti rispetto alla normativa di riferimento. I risultati del controllo, volto a progredire la qualità dell’attività, dei procedimenti amministrativi e prevenire eventuali irregolarità, che si concretizza nella formulazione di raccomandazioni e pareri per superare le criticità rilevate, è stato consegnato pochi giorni fa alla consultazione dei consiglieri comunali.
I numeri al riguardo, parlano chiaro. L’attività di verifica ha riguardato complessivamente 22 determinazioni dirigenziali comportanti impegno di spesa e 3 scritture private producendo il seguente risultato: 16 determine hanno ricevuto rilievi e due su tre delle scritture private sono state oggetto di segnalazioni. Su 25 atti complessivi, dunque, solo 7 hanno superato indenne il controllo mentre oltre il 70% degli atti è stato bocciato”. “Certo, – continua Gandola, rispetto alla relazione del 2015 dove a essere stato bocciato fu il 90% degli atti un piccolo miglioramento si scorge ma si tratta di miglioramento tiepido e comunque largamente insufficiente che deve interrogarci tutti. Non di meno, dall’analisi della relazione emerge che tra le varie irregolarità segnalate spiccano carenza di istruttoria; redazione frettolosa, poco curata e non esaustiva; confusa esplicazione della motivazione; mancata indicazione degli elementi delle decisione adottata; carente descrizione del contesto; mancato richiamo a regolamento di contabilità; mancata individuazione del soggetto rispetto al quale il provvedimento è adottato. Insomma tante piccole note negative che rischiano, spesso, di essere alla base di tanti contenziosi. E ancora tra le varie incompletezze, dimenticanze e una redazione poco curata: incompletezza nella redazione dell’oggetto; mancata razionalizzazione delle procedure; mancata indicazione del responsabile dell’esecuzione e del termine di scadenza del contratto, mancato rispetto delle norme in materia di privacy e mancata previsione delle penali. Su questo ultimo punto, poi, più volte in Consiglio comunale ci siamo interrogati sulla necessità che i contratti di servizio o di appalto prevedessero delle vere e proprie penali per le ditte inadempienti, mentre il nostro Comune ha sempre preferito essere vago, facendo per lo più solamente affidamento sulle cosiddette fideiussioni”. “Insomma – conclude Gandola – sebbene il segretario comunale in questi anni abbia affrontato in modo serio il problema e in questa relazione abbia affermato che si sia evidenziato un graduale miglioramento, i numeri, ancora oggi sono ampiamente negativi e tesi a evidenziare ancora troppo spesso il pressapochismo vigente nel nostro Comune”.