Gandola (Forza Italia) “Liberazione, il sindaco mortifica uno dei momenti più importanti”

CAMPI BISENZIO – “Il 70esimo Anniversario della Liberazione della Città di Campi Bisenzio – dice il Capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola – poteva e doveva essere un momento comune e condiviso tra tutte le forze politiche. Per l’ennesima volta invece, increduli, dobbiamo verificare come il Sindaco Fossi, si sia dimostrato totalmente incapace a progettare […]

CAMPI BISENZIO – “Il 70esimo Anniversario della Liberazione della Città di Campi Bisenzio – dice il Capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola – poteva e doveva essere un momento comune e condiviso tra tutte le forze politiche. Per l’ennesima volta invece, increduli, dobbiamo verificare come il Sindaco Fossi, si sia dimostrato totalmente incapace a progettare e realizzare un momento di condivisione senza faziosità ed ambiguità”.

Forza Italia, dice Gandola, non può “accettare che sia mortificato uno dei momenti più importanti che la nostra Comunità, tra pochi settimane, sarà chiamata a celebrare in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione della nostra Città. La liberazione,  anche dopo settanta anni, si configura come un onore ed un impegno per tutte le forze politiche. Un onore di commemorare una terribile strage perpetrata. Un impegno che ci deve animare, senza colore politico, per non dimenticare quanto è accaduto e ricordare gli orrori dei totalitarismi e della soppressione della libertà”.
Gandola boccia il programma della festa della Liberazione del 1, 2 e 3 settembre.
“In primis non abbiamo gradito – dice Gandola – lo spot elettorale per la presentazione del libro “Viaggio in Toscana” del presidente della Regione. Il libro, anche e soprattutto alla luce delle imminenti elezioni regionali, volto a rendicontare il viaggio iniziato dal Presidente della Regione il 22 ottobre 2013 articolato in 34 tappe”. Secondo motivo della bocciatura del programma, dice Gandola è “la presenza di Adriano Sofri ex Leder di Lotta Continua che, pur continuando a proclamarsi innocente, è stato condannato a 22 anni di carcere per l’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi”.
La presenza di Adriano Sofri, “senza prevedere alcun tipo di contraddittorio e svolgendosi l’incontro unitamente agli studenti campigiani” prosegue Gandola “si configura come assolutamente improvvida per almeno due motivi: per le gravi vicende penali che hanno riguardato la persona di Adriano Sofri e per la sua storica appartenenza politica al Movimento Lotta continua”.