GGU di nuovo per un giorno a Carraia. Per Renato

CALENZANO – Renato riposa nel cimitero di Carraia, circondato dal verde che “abbraccia” Calenzano. E anche da un po’ di quell’affetto che probabilmente gli è mancato negli ultimi anni della sua giovane vita. E se accanto alla croce in legno ci sono i fiori lasciati dagli amici dell’Unitalsi di Pietrasanta (“Si prega cortesemente di annaffiare […]

CALENZANO – Renato riposa nel cimitero di Carraia, circondato dal verde che “abbraccia” Calenzano. E anche da un po’ di quell’affetto che probabilmente gli è mancato negli ultimi anni della sua giovane vita. E se accanto alla croce in legno ci sono i fiori lasciati dagli amici dell’Unitalsi di Pietrasanta (“Si prega cortesemente di annaffiare la piantina”), questa mattina è stato il “vecchio” GGU (Gruppo Giovanile Unitalsi), sicuramente non nello spirito, a volerlo ricordare, anche nella preghiera. L’appuntamento al cimitero era alle 10: abbracci, sorrisi mischiati a un po’ di malinconia, la penna – per chi scrive – come valvola di sfogo, i ricordi quasi come una medicina. Ritrovarsi, rivedersi, sorridersi in alcuni casi dopo anni e anni e avere la sensazione che fosse stato soltanto ieri. Il bello del GGU, il bello dell’Unitalsi, il bello di un gruppo di persone che era lì per ricordare un amico scomparso e che eppure aveva voglia di rivedersi. Insieme a loro anche don Fulvio Capitani, parroco di San Jacopino, campigiano doc, anche lui “passato” come tutti i presenti da Talente, fra Cerbaia e San Casciano, località dove ragazzi e disabili “si mischiavano” e diventavano un tutt’uno e i sorrisi si trasformavano spesso in risate. Beata gioventù. “Quello di oggi – ha detto don Fulvio – è un atto di affetto e di amore. Vogliamo salutare Renato da cristiani e perché possa “nutrirsi” del brano del Vangelo che abbiamo ascoltato. L’annuncio di una persona che si è rialzata e che ora è fra gli angeli. Anche lui ora è nella pienezza della vita”. GGU di nuovo per un giorno quindi, per salutare un amico ma anche per la gioia di rivedersi e di “riassaporare” quei momenti. Per farlo ancora sabato prossimo, 27 aprile, alle 19, sarà celebrata una Messa nella chiesa di San Jacopino a Firenze. Per Renato ma anche per tutti noi.