Gkn, la sfida parte della formazione “4.0”

CAMPI BISENZIO – Punta alla formazione “4.0” la Gkn Driveline nel suo piano di sviluppo. Una nuova filosofia imprenditoriale che ha rinnovato negli ultimi tre anni l’azienda di via Fratelli Cervi che si occupa di componentistica per automobili specializzata in tecnologie di trasmissione. La “svolta” è stata la trasformazione attenta indirizzata verso le nuove tecnologie […]

CAMPI BISENZIO – Punta alla formazione “4.0” la Gkn Driveline nel suo piano di sviluppo. Una nuova filosofia imprenditoriale che ha rinnovato negli ultimi tre anni l’azienda di via Fratelli Cervi che si occupa di componentistica per automobili specializzata in tecnologie di trasmissione. La “svolta” è stata la trasformazione attenta indirizzata verso le nuove tecnologie prodotte, ideate e costruite all’interno dell’azienda di Campi che ha permesso di guardare al futuro l’attività con un’ottica rinnovata verso la formazione professionale.

“Fino ad oggi – spiega l’Ad Cesare Ottavi – una parte dello stabilimento si è occupata di effettuare attività estremamente manuali: quello che andremo a fare nei prossimi cinque anni sarà di concentrare tutti i nostri ragazzi in una iper formazione estremamente dettagliata e sofisticata. Collocheremo questo progetto all’interno della multinazionale di Gkn che consentirà di raggiungere un sistema di competitività estremamente elevato a livello europeo sia per l’Europa dell’Ovest che all’Europa dell’Est che, dal punto di vista dei costi della manodopera, ha rappresentato un aspetto con il quale dovevamo confrontarci con attenzione”.

La caratteristica dell’azienda di via Fratelli Cervi sta nell’aver puntato sulla “produzione in casa”. “Siamo capaci di progettare e costruire i nostri impianti di costruzione – dice Ottavi – Un anno e mezzo fa abbiamo intrapreso una strada visionaria e strategica iniziando a collaborare con le Università toscane Pisa e Firenze che ci ha dato la possibilità di sviluppare macchinari ad altissimo contenuto tecnologico e ci ha dato la possibilità di creare un sistema produttivo che si differenzia in maniera sostanziale dagli altri stabilimenti”.

Se, come afferma Ottavi “la crisi si affronta cambiando e innovando e con un pizzico di incoscenza”, è vero che Gkn ha scommesso sulle persone, cambiando e innovando cercando di approntare una formazione professionale in grado di dare spazio lavorativo a tutti i lavoratori che ad oggi sono 500 con un indotto di una settantina di persone.

“Vorrei iniziare a pagare i miei ragazzi molto di più per l’utilizzo delle cellule cerebrali che non per l’utilizzo delle braccia e delle mani – dice Ottavi – L’età media è intorno ai 40-42 anni e con la revisione del sistema pensionistico dovremo avere un percorso produttivo che sia adeguato sempre di più per far lavorare in maniera efficiente il ventenne e il 70enne e noi abbiamo sviluppato questo piano in tal senso”.